Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Teofilo Gay

Teofilo Gay (10 aprile 1851 – 27 novembre 1912), pastore metodista e poi valdese, pubblicista specializzato in polemica antipapale, apologetica cristiana, teologia e storia sacra, fu presidente della Société d'Histoire Vaudoise.

Biografia

Nacque a Pomaretto da Giovanni Francesco Gay, professore al Collegio valdese. Nel 1854 la famiglia si trasferì a Villar Pellice, dove il padre fu chiamato come pastore; Teofilo frequentò per otto anni il Collegio valdese di Torre Pellice.

Alla morte del padre, nel 1867, si recò a Ginevra, dove fece un anno suppletivo di preparazione presso l'École de Théologie de l’Oratoire. Il regolamento dell'istituto tuttavia prevedeva il compimento del ventesimo anno di età per l'accesso agli studi teologici. Teofilo si trasferì quindi dapprima a Kornthal nel Württemberg e successivamente per diciotto mesi fu ospite da una zia all'Aja. Nell'ottobre 1869 ottenne una dispensa dalla Facoltà di teologia e tornò a Ginevra per il trienno di studi teologici.

Conseguita la licenza teologica il 15 agosto 1872, il professore Merle d'Aubigné lo inviò a Londra come assistente della Chiesa francesce di Bayswater condotta dal pastore Du Pontet de la Harpe. Dopo essere tornato in Italia, nell'agosto del 1873, si recò nuovamente a Londra, il 25 settembre 1873, per sposare Harriet Isabella Howard, con la quale ebbe quattro figli, Giulio Cesare, Teofilo, Gaio e Lino, la quale morì l' 8 febbraio 1891. Nell'agosto del 1893 sposò la sua assistente Lea Humbert (La Chaux de Fonds 23 luglio 1856 - Luserna San Giovanni 25 novembre 1911).

Sin dal principio Teofilo Gay si preoccupò di predisporre la sua attività pastorale in Italia, mantenendo una corrispondenza con la Tavola Valdese. Fu invece convocato da Leroy M. Vernon, che lo chiamò nella Missione Metodista Episcopale in corso di organizzazione in Italia. Fu destinato ad aprire una chiesa a Roma e nel Natale del 1873 inaugurò la Chiesa evangelica del Foro Romano in via Cremona.

Il 2 aprile 1874 scrisse una lettera alla Tavola Valdese, chiedendo di essere consacrato dal corpo pastorale valdese, sostenendo che l'essere attivo in una denominazione diversa avrebbe dovuto essere considerato un arricchimento, più che un ostacolo. La Tavola Valdese gli rispose che la sua richiesta sarebbe stata accolta qualora lui avesse lasciato immediatamente la Chiesa Metodista Episcopale. Gay non accettò la condizione, dichiarando, in una nuova lettera, che un comportamento tale non sarebbe stato rispettoso nei confronti di chi l'aveva accolto e della comunità a lui affidata.

Fu così che si rivolse alla Chiesa Nazionale Evangelica Riformata del Cantone di Vaud e ricevette la consacrazione il 24 settembre 1874 nella cattedrale di Losanna. Alla fine del 1875 inaugurò il primo tempio evangelico italiano in Roma. Nel 1877 fece un viaggio in Terra Santa, su cui scrisse anche un piccolo volume, La Terra del Cristo (viaggio in oriente), pubblicato nel 1878. Il testo ebbe un discreto successo e fu tradotto in varie lingue, nonché ristampato in edizione illustrata.

Nello stesso anno si trasferì a Firenze, dove affiancò alla sua attività pastorale un'intensa attività di conferenziere. Risultò inoltre far parte della massoneria con il 33° grado e la carica di Gran Cerimoniere, della sezione presieduta da Bonaventura Mazzarella, pastore della Chiesa Cristiana Libera e deputato al Parlamento. Nel 1879 fu istituito il Circolo evangelico di Firenze, di cui Gay divenne presidente.

Nel frattempo coltivò la passione per il giornalismo, scrivendo per «La Fiaccola», periodico nato a Roma nel 1878, sotto la direzione di Vernon, e diretta da Teofilo dal 1882. Nel 1880 fu fondato un periodico comune tra le varie denominazioni evangeliche: «L'Italia Evangelica», che uscì a Firenze all'inizio del 1881; il periodico era diretto da Augusto Meille e Teofilo Gay fece parte del comitato di redazione insieme ad Alberto RevelEmilio Comba, e R. Foster.

Dopo aver lasciato la direzione de «La Fiaccola», continuò l'attività giornalistica, collaborando, oltre che con quest'ultimo periodico e con «L'Italia Evangelica», anche con la «Rivista Cristiana» di Emilio Comba e il quotidiano fiorentino «Fieramosca». La maggior parte dei suoi scritti erano temi di polemica antipapale, apologetica cristiana, teologia e storia sacra, ma non disdegnò nemmeno temi di attualità politica e sociale.

Nel 1875 curò, come segretario della Società Biblica Italiana la pubblicazione della Bibbia di famiglia stampata alla Tipografia del Senato. Negli anni successivi furono dati alle stampe numerosi suoi scritti di carattere teologico, oltre ai testi di alcune conferenze antipapali. A seguito di questa intensa attività pubblicistica l'Università wesleyana di Delaware (Ohio), gli conferì la laurea honoris causa, da cui il titolo di Doctor Divinitatis.

Nel 1884 partecipò all'Assemblea Promotrice di Unione o Cooperazione tra le chiese Evangeliche d'Italia. Nel luglio 1886 si trasferì a Roma, ma nella conferenza annuale del 1889 furono accolte le sue dimissioni; Gay scrisse l'8 maggio dello stesso anno al Comitato di Evangelizzazione valdese annunciando le sue dimissioni dalla Chiesa Metodista perché contrario all'indirizzo dato alla Missione in Italia e chiedendo di poter lavorare per la Chiesa Valdese. Venne così affiancato al pastore titolare di Roma, Giovanni Daniele Buffa.

A giugno fu eletto segretario nella Conferenza del Distretto. Nel luglio si recò alcune settimane a Parigi dove, invitato dal Comitato inglese dell'Alleanza Evangelica Mondiale ebbe la possibilità di predicare in occasione dell'esposizione per il centenario della rivoluzione. Ad agosto partecipò alle Valli valdesi alle feste per il duecentesimo anniversario del Rimpatrio dei Valdesi e l'8 dello stesso mese fu accolto nel corpo pastorale valdese.

Continuò nella Chiesa Valdese la sua attività culturale e pubblicistica e fu inviato più volte negli Stati Uniti per raccogliere fondi e suscitare interesse nei confronti della Chiesa. La prima missione si avviò il 4 ottobre 1890, Gay visitò New York, Boston, Philadelphia e Chicago; l'8 febbraio 1891 tuttavia morì la moglie e Gay dovette tornare in Italia.

Nel novembre dello stesso anno ripartì per gli Stati Uniti, passando per il Missouri, l'Arkansas, la Louisiana, il Texas, Los Angeles, San Francisco, Portland, il Minnesota, Chicago e anche il North Carolina dove Morangton avrebbe voluto attrarre gli emigranti valdesi. La cosiddetta “ispezione” di Teofilo Gay avviò l'iniziativa che diede luogo alla fondazione della cittadina di Valdese, avvenuta nel 1893, cui partecipò molto attivamente Carlo Alberto Tron.

Durante l'estate Gay tornò in Italia e chiese trasferimento nel nord Italia, fu così inviato a Brescia nell'ottobre del 1892 dove rimase fino al settembre 1895. La comunità locale era piccola, ma Gay riuscì a vivacizzarla, trovando nuovi locali, fondando il circolo "Arnaldo da Brescia", dotandola di una biblioteca, tenendo conferenze, corsi di lingue e altre svariate attività.

Il 30 gennaio 1894 morì la madre, che negli anni lo aveva seguito e aiutato nella cura dei figli. L'anno successivo accettò la nomina a pastore della comunità di Napoli, dove si trasferì nell'ottobre 1895. Nella città si trovò anche a gestire una scuola e il settimanale degli evangelici di Napoli «Il Libero Credente». Nel frattempo i figli crebbero e furono in grado di aiutarlo, in particolare Gaio che divenne pastore a sua volta.

Nella prima metà del 1898 Teofilo Gay fu incaricato, in occasione del cinquantenario dell'emancipazione dei valdesi, di compiere una visita sinodale nelle chiese del Mezzogiorno d'Italia, in particolare presso quelle abruzzesi e quelle della valle di San Marino.

Nella seconda metà dell'anno fu delegato a rappresentare la Chiesa Valdese all'inaugurazione della Chiesa del Redentore a Gerusalemme, organizzata dall'Evangelischer Ober-Kirchenrath di Berlino. La cerimonia ebbe luogo il 31 ottobre in presenza anche del Kaiser e della consorte. Questo viaggio diede l'occasione a Gay di narrare la sua seconda visita alla Terra Santa in un opuscolo: A Gerusalemme per l'inaugurazione della Chiesa del Redentore. Secondo viaggio in Terra Santa.

Nel 1899 a primavera, Gay si impegnò particolarmente in Calabria per far conoscere la Chiesa Valdese, costituendo anche un gruppo a Falerna (Catanzaro). Nello stesso anno fu incaricato capo distretto per la zona Roma-Napoli, carica che mantenne fino al 1901. A fine anno compì l'ultima missione negli Stati Uniti.

Nell'agosto del 1900 ricevette dal concistoro di Luserna San Giovanni la nomina a pastore di quella comunità. Nel 1906 durante i festeggiamenti per il centenario della costruzione del tempio, fu costruita la “Maison Vaudoise”, destinata alle attività giovanili, finanziata principalmente da Stefano Albarin. Per l'occasione il pastore Gay pubblicò un'accurata ricerca sulla storia della parrocchia dal 1555 al 1905, curò inoltre l'edizione della Historia di Scipione Lentolo, e pubblicò Esquisse d'histoire vaudoise.

Nel frattempo collaborò con i periodici «La Luce» e «L'Écho des Vallées Vaudoises».

Nel 1906 fu nominato segretario della Tavola Valdese. Nel 1910 fu eletto presidente della Société d'Histoire Vaudoise, di cui era stato segretario dal 1908. Nel 1912 fu pronto il manoscritto de l'Histoire des Vaudois e proprio mentre veniva stampato, il 27 novembre, morì a Napoli, dove il figlio era pastore.

Fonti archivistiche

Archivio Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 80, Teofilo Gay.

Pubblicazioni principali

T. Gay, La Terra del Cristo (viaggio in oriente), Napoli, Tip. Ferrante, 1878 (nuova ed. 1881).spazio
T. Gay, Il rimpatrio dei valdesi: episodio di storia patria narrato agl'italiani, Roma, Loescher, 1879.spazio
T. Gay, Gli italiani del Vangelo. Originali antichi e copie moderne. Bozzetti storico-critici, Roma, Firenze, Claudiana, 1880.spazio
T. Gay, Arsenale antipapale, ossia Dizionario delle eresie, imposture e idolatrie della Chiesa romana, Firenze, Claudiana, 1882. [trad. franc. a cura di Léa Gay Humbert, Marsiglia, Les Editions de la Tarante, 2014]spazio
T. Gay, Il Credo. Esposizione e dimostrazione del cristianesimo primitivo. Riassunto del simbolo apostolico, Firenze, Claudiana, 1883.spazio
T. Gay, Vita di Gesù Cristo. Bozzetti storico-omiletici, Firenze, Tip. Cooperativa, 1884.spazio
T. Gay, Lo spiritismo: sunto di tre conferenze date in Firenze da Teofilo Gay, 2° edizione contenente la replica degli spiritisti, Firenze, Cooperativa, 1884.spazio
T. Gay, Vita e scritti di Saulo di Tarso detto S. Paolo. Bozzetti storico-omiletici, Firenze, Tip. Cooperativa, 1885.spazio
T. Gay, Il Decalogo, ossia la legge di Dio per la vita dell'uomo. Studi etico-sociali, Firenze, Roma, Claudiana, 1885.spazio
T. Gay, Il Padre Nostro, Firenze, Tip. Cooperativa, 1885.spazio
T. Gay, I metodisti episcopali, 1° ed. Roma 1883, Rist. col tit. I metodisti episcopali. Studio presentato alla Società teologica fiorentina nella seduta del gen. 1882, Roma, Artero, 1885.spazio
T. Gay, Le contraddizioni della Bibbia esposte da un libero pensatore e spiegate da un cristiano. Saggio di apologetica biblica, Roma, Firenze, Claudiana, 1887.spazio
T. Gay, A Gerusalemme per l'inaugurazione della Chiesa del Redentore. Secondo viaggio in Terra Santa, Roma, Tip. Gould, 1899.spazio
T. Gay, Temples et pasteurs de l'Eglise vaudoise de Saint Jean de 1555 à 1905, Torino, Unione tipografico-editrice, 1905.spazio
T. Gay, Esquisse d'histoire vaudoise, Torre Pellice, Imprimerie. Alpine, 1907.spazio
T. Gay, Eroine valdesi. Bozzetti-monologhi, Pinerolo, Tip. Sociale, 1908.spazio
T. Gay, Jean Calvin, réformateur de Genève et bienfaiteur des vaudois. Quatrecentième anniversaire de sa naissance, Torre Pellice, Società di Studi Valdesi, Opuscolo del XVII febbraio, 1909.spazio
T. Gay, Histoire des vaudoises refaite d'après les plus recentes recherches, Firenze, Claudiana, 1912.spazio
T. Gay, Rora dans l'histoire vaudoise, Torre Pellice, Società di Studi Valdesi, Opuscolo del XVII febbraio, 1911.

Bibliografia

C. A, Tron, Dr. Théophile Gay, in «Écho des Vallées», n. 48, 29 novembre, 1912.spazio
A. Comba, Teofilo Gay, pastore e intellettuale, in «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 172, giugno 1993, pp. 42-57.

Immagini

  • A cura di Gabriella Ballesio
  • Stampa questa pagina Stampa questa pagina
  • Invia questa pagina Invia questa pagina