Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Davide Bosio

Davide Bosio (4 dicembre 1885 – 10 dicembre 1950), pastore valdese, teologo, professore alla Facoltà valdese di Teologia, vice moderatore della Tavola Valdese, durante la Prima guerra mondiale fu cappellano militare.

Biografia

Nato a San Germano Chisone, era figlio di Margherita Richard e Enrico Bosio, teologo e professore alla Facoltà valdese di Teologia a Firenze.

Dopo aver frequentato il Liceo Dante Alighieri di Firenze, nel 1904 si iscrisse alla Facoltà valdese di Teologia, sotto la guida di professori come Giovanni Luzzi, Giovanni Rostagno e del padre stesso. Nell’estate del 1906 venne inviato a Palermo in qualità di candidato in teologia.

Trasferitosi in Scozia nel 1907, completò gli studi a Edimburgo e dopo la leva militare venne trasferito in qualità di candidato pastore a Venezia (ottobre-dicembre 1908), Lugano (gennaio-febbraio 1909) e Roma (1910-1911).

Consacrato nel 1911, iniziò la sua attività pastorale a Palermo (ottobre 1911- aprile 1913). In seguito fu designato come rappresentante della Tavola Valdese nelle comunità evangeliche degli Stati Uniti, che visitò tra il 1913 e il 1914.

Tornato in Italia nel luglio di quell'anno, fu a Roma per alcuni mesi, dall’agosto 1914 al marzo 1915, prima di essere richiamato alle armi a causa della guerra.

Arruolato come sottotenente degli alpini nel battaglione Pinerolo, nel giugno del 1915 fu assegnato al comando della IV armata, mantenendo tale ruolo fino al luglio del 1919. Tale assegnazione faceva seguito alla richiesta posta dal Moderatore della Tavola Valdese Ernesto Giampiccoli al ministero della guerra per l’assegnazione dei cappellani valdesi a un comando centrale e non a una singola unità, data la distribuzione dei valdesi in tutti i corpi militari.

Divenuto cappellano militare, dovette far fronte a numerose difficoltà. Il suo ruolo lo portò coprire un’area molto vasta, che andava dal lago di Garda alle montagne della Carnia, dalla pianura a 3300 metri di altitudine, con 300 kilometri di fronte. Costretto il più delle volte a spostarsi usando mezzi di fortuna (camion militari, treni merci, teleferiche, e ovviamente a piedi, spesso di notte per evitare i cecchini), durante la sua permanenza sul campo di battaglia si occupò sia dei feriti e malati in ospedale, sia dei soldati in prima e seconda linea.

Deciso a migliorare le condizioni dei combattenti, si premurò di localizzare le varie unità impegnate al fronte, al fine di ottenere nomi e indirizzi utili per stabilire contatti epistolari tra i militari e le loro famiglie. Nel corso della sua attività come cappellano, Bosio arrivò a seguire fino a settecento militari, occupandosi ove possibile di svolgere con loro culti e altre attività a carattere religioso.

Dopo la fine della guerra, divenne segretario della Commissione delle pubblicazioni della Chiesa Valdese, incaricata di supervisionare opuscoli, periodici e libri pubblicati dalla Chiesa Valdese, dalla Società di Studi Valdesi e dall'Editrice Claudiana. Diresse a più riprese il periodico «L’Eco delle valli valdesi» (1918-1920) e «La Luce» (1919-1920; 1922-1923; 1933-1942), occupandosi inoltre del «Manuale delle Scuole domenicali» dal 1933 al 1941. Fu inoltre nominato presidente delle Commissioni editoriali della Chiave biblica e del Piccolo Dizionario biblico, pubblicati dalla Claudiana.

Fu pastore a Torre Pellice (1919-1923), poi a Torino come pastore titolare (e al tempo stesso membro della Tavola Valdese e poi vice moderatore, incarico mantenuto fino al 1930), San Germano Chisone (1928-1929) e Genova (1929-1930), da dove si occupò di supervisionare le chiese del III distretto ecclesiastico.

Nell’ottobre del 1930 tornò nuovamente a Roma, dove continuò a seguire la Commissione per le pubblicazioni e l’evangelizzazione nel centro Italia. A partire dal 1942 fu pastore per un anno della chiesa valdese di via IV novembre a Roma.

In qualità di membro della Tavola valdese, venne incaricato in diverse occasioni di recarsi in Sud America (tra il giugno e l'ottobre del 1927) e negli Stati Uniti.

Ricoprì la cattedra di esegesi biblica (come già il padre Enrico) alla Facoltà valdese di teologia a Roma, rimasta vacante per la scomparsa di Teodoro Longo, dal 1930 al 1950, quando chiese l’emeritazione per motivi di salute.

Ritiratosi a Torre Pellice, dove morì il 10 dicembre del 1950, lasciando la moglie Alice Tron (30 aprile 1891 – 4 agosto 1988, figlia del pastore Giosuè Tron e sorella del professore Adolfo Tron e del pastore Enrico Tron) e i figli Amina (24 giugno 1920) ed Emanuele (19 gennaio 1924). Il figlio primogenito, Giovanni, nato il 27 ottobre 1917, morì in combattimento durante la campagna di Grecia nel febbraio del 1941.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 319, Bosio Davide.spazio
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie XIV, Sottoserie Cappellani Militari, cartella 5, Fascicoli cappellani militari (1912-1946).

Pubblicazioni principali

D. Bosio, Il principio evangelico nella storia d'Italia, da un discorso pronunziato il 17 febbraio 1924 nel tempio valdese di Torino, Torino, Associazione nazionale evangelici italiani, [1924].spazio
D. Bosio, Pane quotidiano per l’anima (per il 1930), Torre Pellice, Claudiana, 1930.spazio
AA.VV., Chiave biblica, Torre Pellice, Claudiana, 1933.spazio
D. Bosio, Dall'esilio alle valli natie: nel V cinquantenario del Glorioso Rimpatrio dei valdesi, Torre Pellice, Società di studi valdesi, 1939 (monografie edite in occasione del 17 febbraio).spazio
AA.VV., Piccolo dizionario biblico, Torre Pellice, Claudiana, 1941.spazio
D. Bosio, Sulla sera della vita. Predica, Torre Pellice, Claudiana [1944].spazio
D. Bosio, Fedeltà fino alla morte, Torre Pellice, Società di studi valdesi, 1945(monografie edite in occasione del 17 febbraio).spazio
D. Bosio, L'emancipazione dei valdesi (17 febbraio 1848) nel centenario della fausta ricorrenza, Torre Pellice, Società di studi valdesi, 1948 (monografie edite in occasione del 17 febbraio).spazio
AA.VV., Cento anni di storia valdese, Torre Pellice, Claudiana, [1952].

Bibliografia

E. Comba, Davide Bosio, in «L’Eco delle valli valdesi», n. 40, 22 dicembre 1950.spazio
E. Rostan, I funerali, in «L’Eco delle valli valdesi», n. 40, 22 dicembre 1950.spazio
E. Eynard, Davide Bosio, in «La Luce», n. 23, 30 dicembre 1950.spazio
M. Moreschini Una testimonianza, in «La Luce», n. 1, 12 gennaio 1951.spazio
Cento anni di storia valdese, a cura di D. Bosio, E. Comba, E. Ayassot, E. Eynard, G. Mathieu, R. Nisbet, A. Ribet, Torre Pellice, Claudiana, [1952], pp. 274, 290.spazio
V. Vinay, Storia dei Valdesi III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico, Torino, Claudiana, 1980, pp. 337-338.spazio
G. Rochat, Note sui cappellani evangelici 1911-1945, in La spada e la croce. I cappellani italiani nelle due guerre mondiali. Atti del XXXIV Convegno di studi sulla Riforma e i movimenti religiosi in Italia (Torre Pellice, 28-30 agosto 1994), a cura di G. Rochat, «Bollettino della Società di Studi valdesi», n. 176, dicembre 1995, pp 151-162.spazio
E. Bosio, Davide Bosio, un cappellano itinerante, 1915-1919, in La spada e la croce. I cappellani italiani nelle due guerre mondiali. Atti del XXXIV Convegno di studi sulla Riforma e i movimenti religiosi in Italia (Torre Pellice, 28-30 agosto 1994), a cura di G. Rochat, «Bollettino della Società di Studi valdesi», n. 176, dicembre 1995, pp  185-190.spazio
G. Rochat, I cappellani valdesi, monografie edite in occasione del XVII febbraio, Torino, Claudiana, 1996.

Immagini

  • A cura di Sara Tourn
  • Stampa questa pagina Stampa questa pagina
  • Invia questa pagina Invia questa pagina