Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Paolo Bosio

Paolo Bosio (20 maggio 1891 – 4 dicembre 1959) pastore valdese.

Biografia

Nato a Firenze, era figlio del pastore e professore Enrico e di Margherita Richard. Sposò Anita Mosca (19 luglio 1889 – 18 novembre 1963) con la quale ebbe Franco, nato il 12 febbraio 1919 e morto tragicamente nell'eccidio di Kos (Grecia) del 4 ottobre 1943.

Dopo aver completato gli studi secondari a Firenze, si iscrisse alla Facoltà valdese di Teologia compiendo il suo anno all'estero a Edimburgo (1913-1914). Richiamato alle armi nel corso della Prima guerra mondiale, si arruolò nel corpo di artiglieria raggiungendo il grado di ufficiale.

In qualità di candidato in teologia, nel 1919 venne inviato a Torino dove collaborò a più riprese con Alberto Prochet. Consacrato pastore il 6 settembre 1920, restò ancora per un anno nel capoluogo piemontese.

Nel 1922 venne trasferito a Roma, dove si occupò della chiesa valdese di piazza Cavour prima come secondo pastore (1922-1928) e poi come titolare (1928-1948). In seguito venne destinato prima alle comunità valdesi di Brescia e Verona (1948-1952) e infine nuovamente a quella di Torino (1952-1954).

Emeritato nel 1954, si occupò ancora per un anno della chiesa valdese di Roma via IV Novembre, in sostituzione del pastore Mariano Moreschini.

Nel corso della sua vita venne più volte inviato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti per raccogliere fondi e collette a favore dell'opera della Chiesa Valdese in Italia, ricoprendo allo stesso tempo molti incarichi di responsabilità.

Organizzatore e segretario della Federazione Unioni Valdesi (FUV), nel 1924 commissionò al regista Nino Martinengo un film che potesse servire a diffondere la storia della Chiesa Valdese attraverso il moderno mezzo cinematografico. La pellicola, intitolata I valdesi. Un popolo di martiri, non poté essere però proiettata in Italia perché proibita dalla censura per vilipendio alla religione dello Stato e la sua distribuzione all'estero avvenne in maniera clandestina.

Direttore del settimanale «La Luce» dal 1928 al 1933, a partire dall'anno successivo divenne membro della Tavola Valdese, incarico mantenuto fino al 1939. Dal 1956 al 1959, infine, fu direttore della Casa delle Diaconesse.

Morì a Torino il 4 dicembre 1959.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 362, Bosio Paolo.

Pubblicazioni principali

P. Bosio, Per non dimenticare. Ricordi di alcuni veterani, Torre Pellice, Claudiana, 1926.spazio
P. Bosio, La figura storica di Maria madre di Gesù, Torre Pellice, Claudiana, 1935.spazio
P. Bosio, Un Seminatore racconta, Torre Pellice, Claudiana, 1951.  

Bibliografia

E. Ayassot, Grave lutto nella Chiesa Valdese, in «La Luce», n. 25, 11 dicembre 1959.spazio
E. Rostan, In Memoriam. Il pastore Paolo Bosio, in «L'Eco delle Valli Valdesi», n. 49, 11 dicembre 1959.spazio
V. Vinay, Storia dei Valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico (1848-1978), Torino, Claudiana, 1980.spazio
G. Rochat, Regime fascista e chiese evangeliche, Torino, Claudiana, 1990.spazio
G. Spini, Italia di Mussolini e protestanti, Torino, Claudiana, 2007.

Immagini

  • A cura di Gabriella Ballesio
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