Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Bonaventura Mazzarella

Bonaventura Mazzarella (6 febbraio 1818 – 6 marzo 1882), magistrato, diventato valdese fu pastore ed evangelista; a Genova prese parte a uno dei primi nuclei della Chiesa Cristiana Libera in Italia; promotore degli ospedali evangelici di Genova e Napoli; docente all’Università di Bologna e Genova, parlamentare.

Biografia

Nacque a Gallipoli. Laureatosi in Legge a Napoli nel 1840, tre anni dopo divenne magistrato, ma si dimise nel 1848, accusando il re Ferdinando II di aver mancato fede alla Costituzione (abrogata pochi mesi dopo la concessione) e deplorando la situazione della popolazione del Regno. Tornò alla magistratura solo nel 1863 alla Corte d’Appello di Genova, rimanendo consigliere fino al 1881, quando chiese di essere messo a riposo.

Per alcuni mesi (giugno-settembre 1848) fu capo del Governo provvisorio del Salento; al ritorno delle truppe borboniche fuggì a Roma, dove collaborò al giornale «Il Contemporaneo» e, dopo la caduta della Repubblica Romana, ad Atene, dove si assunse la responsabilità esclusiva dei fatti del Salento, e fu quindi condannato a morte in contumacia.

Rifugiatosi a Torino, entrò in contatto con la Chiesa valdese guidata dal pastore valdese Giovanni Pietro Meille si convertì, pur temendo la reazione negativa della famiglia, e fu ammesso nella comunità il 29 ottobre 1851.

Nel 1851 si recò a Ginevra per studiare teologia e diventare predicatore, e nel 1852 fu mandato a Genova per occuparsi della nascente comunità valdese come evangelista. Nel 1854, dopo la vendita della chiesa sconsacrata dove si riunivano – la Madre di Dio, ridotta a magazzino, messa in vendita dal demanio e acquistata nel 1853 dalla Tavola Valdese – in seguito alle pressioni cattoliche e dell’arcivescovo Charvaz, gli evangelici genovesi formarono una Società Evangelica analoga a quella di Torino, curata da Luigi Desanctis, le quali costituirono il primo nucleo della Chiesa Cristiana Libera. Mazzarella se ne occupò fino al 1860, dedicandosi intanto all’evangelizzazione a Novi, Alessandria e Asti, e alla creazione di una scuola per evangelisti.

Quando nel 1870 le chiese libere si scissero in due correnti, la comunità di Genova e Mazzarella preferirono aderire alla Chiesa Apostolica in Italia (battisti inglesi); nel 1878 entrarono nella Chiesa Cristiana Libera di Alessandro Gavazzi, distaccandosene due anni dopo per accostarsi alla corrente di Piero Guicciardini e Teodorico Pietrocola Rossetti.

Mazzarella partecipò alla creazione dell’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova (a cui lasciò i suoi beni), iniziativa nata durante l’epidemia di colera del 1854, in cui si prodigò al fianco del pastore Paolo Geymonat per soccorrere i malati. Favorì anche la nascita dell’Ospedale evangelico di Napoli.

Scrisse articoli di propaganda protestante su «La buona novella» (il giornale diretto dal pastore Giovanni Pietro Meille), «La Luce evangelica» (guidato da Vincenzo Albarella D'Afflitto), «L’Eco di Savonarola» (il periodico degli esuli a Londra guidato da Salvatore Ferretti), oltre ad alcune opere di controversia: Osservazioni di un cristiano evangelico sulla pastorale di Monsignor Charvaz; Bonaventura Mazzarella risponde alle accuse del signor T. della Torre; Sulla fede dei cristiani evangelici. Risposta a G. Nazari.

Si dedicò anche alla riflessione filosofica, emersa sulle pagine dei periodici sopra citati e nell’opera Critica della Scienza, per la quale il Ministro Mamiani lo nominò professore di pedagogia all’Università di Bologna nel 1860, con l’opposizione cattolica e l’appoggio di personaggi illustri come Giosuè Carducci. L’anno seguente diventò docente di Storia della filosofia all’Università di Genova.

Non abbandonò mai la vita politica, come dimostrano la collaborazione con Pisacane, la sottoscrizione per finanziare la spedizione dei Mille, la partecipazione al governo provvisorio d’Otranto e alle prime elezioni del Regno d’Italia. Particolarmente attento ai problemi dell’istruzione e del Meridione, fu eletto deputato nel 1865 nelle file della sinistra e vi rimase (nonostante crescenti problemi di salute causati dall’epilessia) fino alla morte, avvenuta il 6 marzo 1882 a Genova.

Fonti archivistiche

Archivio della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Corrispondenza, Sottoserie Lettere Personali, cartella 116, Bonaventura Mazzarella.

Pubblicazioni principali

B. Mazzarella, Osservazioni di un cristiano evangelico sulla pastorale di Monsignor Charvaz, Torino, 1853.spazio
B. Mazzarella, Bonaventura Mazzarella risponde alle accuse del signor T. della Torre, Genova, 1854.spazio
B. Mazzarella, Sulla fede dei cristiani evangelici. Risposta a G. Nazari, Genova, 1857.spazio
B. Mazzarella, Che cosa crediamo noi evangelici italiani, in «La Luce evangelica», I (1854) nn. 8-11 e «La Buona Novella», V (1855) n. 25ss.spazio
B. Mazzarella, Critica della della scienza, Genova, tip. L. Lavagnino, 1860.

Bibliografia

Bonaventura Mazzarella, in «Le Témoin», n. 11, 19 marzo 1882; n.12, 26 marzo; n. 16, 21 aprile.spazio
Bonaventura Mazzarella, in «L’Italia Evangelica», n. 10, 11 marzo 1882spazio
L. Forcignanò, Commemorazione civica di Buonaventura Mazzarella in Gallipoli, ai 26 marzo 1882, in «L’Italia Evangelica», n. 18, 6 maggio 1882.spazio
Tre uomini ed un’idea, in «L’Evangelista», n. 9, 3 marzo 1904.spazio
G. Vulcano, Bonaventura Mazzarella patriota e uomo politico, Lecce, 1948.spazio
R. Jouvenal, Mazzarella, il Valdismo e la Riforma in Italia nel sec. XIX, in «Rassegna Storica del Risorgimento», XLIII (1956), fasc. III, pp. 419-426.spazio
S. Mastrogiovanni, Un riformatore religioso del Risorgimento. Bonaventura Mazzarella, Torre Pellice, Claudiana, 1957.spazio
V. Vinay, Bonaventura Mazzarella e i valdesi, in «Protestantesimo», XIII, 1958, pp. 143-180.spazio
G. Spini, L’Evangelo e il berretto frigio. Storia della Chiesa Cristiana Libera in Italia (1870-1904), Torino, Claudiana, 1971.spazio
D. Maselli, Tra Risveglio e millennio. Storie delle Chiese Cristiane dei Fratelli (1836-1886), Torino, Claudiana, 1974.spazio
V. Vinay, Storia dei Valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico (1848-1978), Torino, Claudiana, 1980.spazio
D. Maselli, Bonaventura Mazzarella, pastore evangelico, massone e parlamentare, in Protestantesimo e massoneria in Italia nel secolo XX, Atti del convegno internazionale di studi (Torino 15 febbraio 1997), Roma, Edimai, 1997, pp. 51-54.spazio
G. Spini, Risorgimento e Protestanti, Torino, Claudiana 1998.spazio
Evangelici in Parlamento (1850-1982), Roma, Camera dei Deputati, 1999, pp. XXIX-XXXII, 67-235.spazio
F. Natali, Bonaventura Mazzarella e il suo tempo, 1818-1882, Gallipoli, Grafema, 2001.spazio
D. Maselli, Bonaventura Mazzarella. Deputato e filosofo, in a cura di D. Bognandi e M. Cignoni, Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell’Italia unita, Torino, Claudiana, 2011, pp. 40-43.

  • A cura di Sara Tourn
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