Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

John Charles Beckwith

John Charles Beckwith (2 ottobre 1789 – 19 luglio 1862) colonnello e in seguito generale dell'esercito inglese, per un trentennio preparatore e accompagnatore della transizione dei Valdesi da Chiesa del ghetto alpino a Chiesa dell'evangelizzazione.

Biografia

Nato a Halifax (Canada) dove la famiglia era emigrata dall'Inghilterra, era figlio di un giudice ma proveniva da una stirpe militare nel cui solco iniziò molto presto a camminare. Militare dall'età di quattordici anni, partecipò alle guerre napoleoniche, tuttavia con la battaglia di Waterloo (1815) che chiuse l'avventura di Napoleone, si concluse anche la sua carriera militare. Perse sul campo una gamba e ricevette una medaglia e la promozione a colonnello. Rimanendo ufficiale a mezza paga, arrivò comunque al grado di generale (1846).

Venuto a conoscenza dell'esistenza della Chiesa Valdese nel 1827, quando la sua nuova vita di invalido non aveva ancora trovato un chiaro orientamento, si dedicò per il resto della sua esistenza a migliorare le condizioni di una popolazione travagliata dalla miseria e di una chiesa impreparata alla futura emancipazione. Dopo una breve visita alle Valli valdesi nel 1827, trascorse alle Valli, e poi a Torino, gran parte della sua vita tornando in patria quasi sempre nel periodo più caldo, da maggio a ottobre.

Per prima cosa riconobbe la necessità di migliorare il sistema delle Scuole valdesi, già molto diffuso (comprendente tredici scuole parrocchiali nei centri e circa centoventi scuole quartierali disseminate nelle borgate di ogni comune) ma bisognoso di un forte rinnovamento strutturale. In poco meno di un ventennio sostituì alle stalle e a locali malsani e inadatti decine di nuovi edifici funzionali; contribuì al rinnovamento didattico con materiali importati dall'Inghilterra; ottenne un sensibile incremento nel trattamento economico dei maestri organizzando nello stesso tempo per loro dei “corsi di aggiornamento” presso la Scuola normale (magistrale) di Losanna e dei corsi intensivi di italiano nelle Valli.

Contemporaneamente, insieme a William Stephen Gilly, contribuì alla costituzione del Collegio valdese di Torre Pellice come scuola secondaria superiore propedeutica allo studio della teologia per i candidati al ministero pastorale e all'avviamento ad altre professioni presso Università estere. Di sua iniziativa esclusiva fu invece l'istituzione di una Scuola Superiore Femminile (Pensionnat), attivo dal 1837 a Torre Pellice che formerà una serie cospicua di istitutrici e di maestre.

Di grande rilievo fu anche l'attività edilizia del benefattore inglese. Accanto all'impegno per le scuole, egli curò la costruzione del tempio di Rodoretto (1845), di Rorà (1846), di Torre Pellice (1852) e di Torino (1853). Altri interventi riguardarono la costruzione di una sede propria per il Pensionnat (attuale Casa Beckwith della Foresteria valdese), delle “Case nuove” come residenze per i professori del Collegio (1847) e dei presbiteri di Rodoretto (1847) e di Prali (1850).

Accanto alla beneficenza verso singoli e comunità, si occupò anche di quella più istituzionale. Nel 1846 promosse il rinnovamento dell'Ospedale valdese di Torre Pellice (fondato nel 1824) ottenendo la riorganizzazione dell'amministrazione con l'aiuto di diaconesse svizzere che si succedettero via via seguendo lo sviluppo dell'ospedale di Torre Pellice e di quello di Pomaretto autorizzato dal governo sabaudo a partire dal 1838.

Il 20 giugno 1850 sposò a Torino la giovane Carolina Volle (1826-1894), con la quale ebbe Charlotte (1863-1927).

Beckwith favorì l'orientamento della Chiesa Valdese verso l'Italia sollecitando e sostenendo l'invio di un professore del Collegio, Bartolomeo Malan (1836) in Toscana per l'apprendimento dell'italiano, lingua mal conosciuta nella élite valdese di quel tempo, del tutto francofona. Ugualmente, nell'autunno del 1848, anno della conseguita emancipazione dei Valdesi, allo stesso scopo finanziò il soggiorno di quattro pastori, sempre in Toscana: lo stesso Bartolomeo Malan, insieme a Giovanni Pietro Meille, Giovanni Francesco Gay, Bartolomeo Tron, richiedendo loro, dopo il loro ritorno, corsi intensivi di italiano per i maestri. E' noto lo slogan con cui, nel gennaio del 1848, prospettò ai Valdesi il futuro che li attendeva una volta ottenuta la piena cittadinanza civile agli albori del Risorgimento: “O sarete missionari o non sarete nulla”.

L'opera di Beckwith a favore dei Valdesi fu estremamente generosa e del tutto disinteressata. Ma come spesso accade il dono non fu esente dal desiderio del donante che il donatario diventasse più simile a lui. Per la sua formazione anglicana, la struttura presbiteriana dell'amministrazione e del culto gli appariva inadeguata. Propose quindi ai Valdesi due sostanziali cambiamenti: che il Moderatore della Tavola Valdese, anziché ricevere un incarico a termine, diventasse il portatore di un incarico a vita, fosse cioè un vescovo pur sotto il nome di moderatore (1837-38); e che la Chiesa Valdese si dotasse di una liturgia che guidasse la vita cultuale della chiesa come dell'individuo in modo unitario e simile all'uso anglicano del Book of common prayer (1850-51). Né l'una né l'altra proposta furono accettate, la prima discussa e la seconda ignorata, senza che neppure arrivassero sulla scena dell'assemblea decisionale valdese, nei Sinodi del 1839 e 1851. Beckwith fu molto amareggiato per questi taciti rifiuti, soprattutto per il secondo. Così, dopo l'inaugurazione del tempio di Torino (1853) che costituiva il culmine della sua opera per i Valdesi, la interruppe.

Morì a Torre Pellice il 19 luglio 1862.

 

Fonti archivistiche

Archivio della Società di Studi Valdesi (in ATV), Fondo Carte famiglia Beckwith John Charles.spazio
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie V, Corrispondenza, fascicoli 3-21 (1826-1862).

Pubblicazioni principali

C. Beckwith, Saggio di liturgia secondo le dottrine della Santa Scrittura ad uso dei semplici, Pinerolo, G. Chiantore, 1850.

Bibliografia

Obituary. Major-General Beckwith, in «The Gentleman's Magazine», vol. 213, luglio-dicembre 1862.spazio
Annual register, 1862. Deaths: John Charles Beckwith, in «The Annual Register, or a view of the History and Politics of the year 1862», Londra, Rivington, 1863.spazio
J. P. Meille, Le général Beckwith: sa vie et ses travaux parmi les vaudois du Piémont, Losanna, G. Bridel, 1872.spazio
J. Jalla, Le général Beckwith, Monografie edite in occasione del XVII febbraio, Società di Studi Valdesi, 1927.spazio
G. Ashdown, The general with the wooden leg; Londra, Protestant Alliance, 1980.spazio
O sarete missionari o non sarete nulla": Charles Beckwith 1789 – 1989. Atti del Convegno promosso dall'Associazione F. Lo Bue a Torre Pellice, 22 luglio 1989, Torre Pellice, Tipografia Subalpina, 1989.spazio
A. Comba, Gilly e Beckwith tra i valdesi, Monografie edite in occasione del XVII febbraio, Società di Studi Valdesi, 1990.

Immagini

  • A cura di Franco Giampiccoli
  • Stampa questa pagina Stampa questa pagina
  • Invia questa pagina Invia questa pagina