Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Pierre Appia

Pierre François Nicolas “Pitt” (30 ottobre 1791 – 28 luglio 1842), collettore valdese per l’apertura dell’Ospedale di Torre Pellice.

Biografia

Figlio del giudice di pace di Torre Pellice, Paul, e di Marguerite Elisabeth Duvoisin, nacque a Utrecht nel 1791 e tornò nelle valli valdesi con la famiglia a quattro anni. Dopo l’esilio del padre, nel 1816, iniziò a collaborare con alcuni cugini commercianti a Torino, i fratelli Vertu, in qualità di loro agente in Europa.

In ragione della sua esperienza europea e conoscenza delle lingue, nel 1824 fu scelto come delegato collettore dalla Commissione dell’Ospedale valdese, al fine di raccogliere le offerte delle Chiese protestanti europee per l’erezione della nuova opera sanitaria. La proposta venne accettata di buongrado e partì per Ginevra pensando di affiancare il compito con le commissioni commerciali dei Vertu e del banchiere protestante Joseph Malan. Dopo una brillante raccolta fondi in Svizzera, Francia e Inghilterra, conclusasi nel 1826, l’impossibilità di adempiere a tutti gli incarichi accumulati gli costarono però una causa intentata dai Vertu per inadempienza, costringendolo a dilapidare la fortuna di famiglia.
Per tentare di recuperare parzialmente il denaro perso, decise di partire per la Svezia e compiere una nuova colletta per l’ospedale valdese, senza però chiedere l’autorizzazione alle autorità ecclesiastiche. La Tavola valdese venne però a conoscenza del comportamento irregolare che metteva a repentaglio la reputazione delle Chiese e, se non si arrivò a nuovi ricorsi legali, fu grazie all’ambasciatore prussiano Waldurgh Truchsess, che consigliò ai valdesi di chiudere la questione accordando a Pierre una buonuscita, così da mettere a tacere le voci sull’irregolarità della colletta svedese.

Inimicatosi l’ambiente delle valli valdesi, raggiunse il padre in Svizzera, a Romainmôtier, dove morì celibe, il 28 luglio 1842.

Bibliografia

B. Appia, Une famille vaudoise du Piémont du XIVe au XIXe siècle, «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 127, giugno 1970, pp. 5-6.

  • A cura di Simone Baral
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