Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Giacomo Maugeri

Giacomo Maugeri (5 marzo 1861 – 4 marzo 1949) pastore della United Presbyterian Church negli Stati Uniti, evangelista e pastore della Chiesa Valdese.

Biografia

Nato a Catania, era figlio di Francesco e di Rosa Cantarello. Emigrato con la sua famiglia negli Stati Uniti si convertì al protestantesimo, avvicinandosi agli ambienti della United Presbyterian Church. Deciso ad intraprendere la carriera pastorale, nel 1891 si iscrisse prima al North Georgia Theological Seminary e in seguito al prestigioso Princeton Theological Seminary. Conseguita la laurea nel 1894, venne consacrato nel giugno di quello stesso anno. A causa delle sue cagionevoli condizioni di salute fece ritorno in Italia, entrando allo stesso tempo in contatto con Matteo Prochet, all'epoca presidente del Comitato di Evangelizzazione, richiedendo di essere assunto come pastore.

Nel gennaio del 1895 venne inviato a Grotte (Agrigento) in sostituzione del pastore Oreste Mauro Golia, dando il via ad una profonda e capillare opera di evangelizzazione. Ardente oratore, si occupò del potenziamento della Scuola valdese e della Scuola domenicale, dedicandosi inoltre alla creazione di due classi di canto e di una piccola scuola di cucito dedicata espressamente alle giovani donne. Dotato di un carattere forte e deciso, si scontrò più volte con il locale clero cattolico e con il vescovo di Agrigento.

Nel settembre del 1895 ritornò negli Stati Uniti per completare la sua formazione, frequentando l'Union Theological Seminary di New York e dedicandosi allo stesso tempo alla raccolta di collette e offerte in favore della Chiesa Valdese.

Ritornato in Italia, nell'aprile del 1897 venne inviato a Modica, con cura della piccola comunità evangelica di Ragusa. Durante la sua permanenza in quelle località, si prodigò per far crescere il numero dei membri di chiesa, aprendo una Scuola domenicale e collaborando in modo assiduo con il pastore Giuseppe Banchetti, l'evangelista Giacomo Lala e il colportore Biagio Panascia.

A partire dal 1898 si occupò insieme ai colleghi Odoardo Bassanelli, Vincenzo Trobia, Luigi Rostagno e Giulio Bonnet della comunità di Vittoria, rimasta senza pastore dopo il trasferimento di Giuseppe Banchetti a Grotte.

Debilitato a causa del continuo lavoro, nel maggio del 1898 ottenne il trasferimento per alcuni mesi a Messina e a partire dall'ottobre di quello stesso anno lasciò la Sicilia per essere destinato alla comunità di Lecce. Durante la sua permanenza in Puglia curò i nuclei evangelici di Nardò e Brindisi, località in cui strinse un profondo rapporto di amicizia con Niccolò Introna, divenuto all'epoca direttore della locale filiale della Banca d'Italia.

Nel giugno del 1899 venne trasferito a Falerna (Catanzaro), località in cui lavorò insieme al maestro Raffaele Gatti. Pur tra mille difficoltà, riuscì ad inaugurare una piccola Scuola valdese, tenendo allo stesso tempo una lunga serie di conferenze a carattere storico e religioso a Nocera Terinese. Grazie all'aiuto del pastore Teofilo Gay, strinse rapporti di collaborazione con Giuseppe Jannuzzi, un nobile originario di Fuscaldo (Cosenza) che dopo essersi convertito al protestantesimo in Brasile fece ritorno in Italia per animare un piccolo nucleo evangelico nella sua città natale.

Nel febbraio del 1901 venne inviato a Susa. Ardente evangelista, visitò ogni quindici giorni i piccoli gruppi di evangelici residenti a Borgone, Condove, Bussoleno e Sant'Antonino di Susa. Allo stesso tempo inaugurò in città un nuovo locale di culto, dovendo però far fronte ad una forte opposizione del clero cattolico. Nel giugno di quello stesso anno sposò a Torino Adele Celli, nipote del pastore Benvenuto Celli, con la quale ebbe cinque figli.

Nel dicembre del 1903 venne trasferito a Genova, dove si occupò della comunità di Sampierdarena in sostituzione di Davide Revel. Nell'ottobre del 1904 venne destinato nuovamente a Falerna, località in cui rimase fino al 1907. A causa di gravi problemi alla vista, venne più volte sostituito dall'evangelista Paris Melani.

Nel giugno di quello stesso anno venne inviato a Siracusa, dove si occupò in prima battuta dei restauri del locale di culto. Dopo il terremoto di Messina del dicembre del 1908, nel quale morì il pastore Adolfo Chauvie con la sua famiglia, si adoperò nell'accogliere e aiutare diversi profughi scampati al tragico evento.

Attento ai problemi sociali della sua comunità, collaborò assiduamente con la locale Società operaia, dando il via ad una Classe biblica aperta agli studenti e agli operai, la quale riscosse in breve tempo un notevole successo. Durante la sua permanenza in Sicilia estese la sua opera a Floridia, Spaccaforno (l'odierna Ispica, in provincia di Ragusa), Canicattini Bagni (Siracusa) e Augusta, località in cui inaugurò una sala di culto nel novembre del 1910 e dove tenne una serie di conferenze presso la Camera del Lavoro.

Nel dicembre del 1912 venne trasferito a Caltanissetta, con cura del piccolo gruppo evangelico di Serradifalco. Profondamente segnato dalla scomparsa di sua moglie, avvenuta nell'agosto del 1914, ottenne un anno di congedo e grazie all'intervento di Ernesto Giampiccoli, all'epoca presidente del Comitato di Evangelizzazione, riuscì ad affidare quattro dei suoi cinque figli alle cure dell'Istituto Gould di Roma e dell'Asilo Evangelico di Vallecrosia.

Licenziato nel 1915 per riduzione del personale, partì per gli Stati Uniti con la figlia Noemi nel marzo di quello stesso anno. Ritornato alle dipendenze della United Presbyterian Church, venne inviato a Binghamton, nello stato di New York, per occuparsi della locale comunità evangelica di lingua italiana.

Trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alle comunità presbiteriane di lingua italiana prima a Connellsville (Pennsylvania) ed infine a Pittsburgh e a New York, dove morì il 4 marzo del 1949.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 242, Maugeri Giacomo.

Bibliografia

Maugeri Giacomo, in «Princeton Theological Seminary. Biographical Catalogue, 1909», a cura di J.H. Dulles, Trenton, MacCrellish&Quigley, 1909.spazio
G. B. Watts, The Waldenses in the New World, Durham, North Carolina, Duke University Press, 1941.spazio
Giacomo Maugeri, in «La Luce», n.11, 15 giugno 1949.

  • A cura di Luca Pilone
  • Stampa questa pagina Stampa questa pagina
  • Invia questa pagina Invia questa pagina