Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Ugo Janni

Ugo Janni (10 settembre 1865 – 30 luglio 1938) presbitero della Chiesa cattolica nazionale, pastore valdese, intellettuale, sostenitore del movimento «pancristiano».

Biografia

Nato all'Aquila, era figlio di Enrico e di Carilia Strina, coppia agiata e fortemente impegnata nella causa dell'Unità d'Italia.

Il padre era stato rinchiuso per tre anni nel carcere di Castel Sant'Elmo, a Napoli, per le sue attività contro il governo borbonico; nel 1859-60 si era poi arruolato come volontario con Giuseppe Garibaldi e nel 1867 aveva partecipato allo scontro di Mentana. Il nome di Janni, a ricordo della militanza risorgimentale paterna, gli veniva da Ugo Bassi, un religioso condannato a morte dagli Austriaci nell'agosto del 1849.

Sollecitato dall'impegno civile dei genitori e dalla vivacità culturale della sua città, appena quindicenne, si avvicinò alla Chiesa Metodista Westleyana dell'Aquila, in quegli anni molto attiva e guidata da Vincenzo Caressa.

Rimasto orfano nel 1881, venne affidato insieme alle sue due sorelle al nonno Isidoro Strina e agli zii Augusto, Giovanni e Massimo. Infatuato della vita militare, nel novembre 1882 si recò a Maddaloni, deciso a intraprendere la carriera militare contro il parere della famiglia. Una lunga convalescenza a casa (1887-88) lo indusse a cambiare idea, spingendolo a terminare il liceo e in seguito a iscriversi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Roma.

Mentre ancora frequentava il liceo, era stato attratto dal progetto di riforma religiosa proposto al cattolicesimo italiano dal conte Enrico di Campello, fondatore nel 1882, a Roma, della «Chiesa cattolica nazionale», del cui programma Janni era venuto a conoscenza tramite il suo professore di filosofia, Filippo Cicchitti Suriani. Egli decise, quindi, di aderire a questa Chiesa e di dedicarsi alla teologia in vista del ministero ecclesiastico, abbandonando non solo la Chiesa di Roma ma anche gli studi giuridici intrapresi.

Lasciata l'Italia, si recò a studiare presso la facoltà di teologia vecchio-cattolica fondata a Berna nel 1874. Nel 1889 terminò gli studi e il 22 dicembre venne ordinato presbitero.

Prima sede pastorale fu Sanremo, dove la sua attività di predicatore e conferenziere incontrò notevole favore. In quella città, dal 1890, tra molte difficoltà organizzative ed economiche, riprese a pubblicare, in veste di direttore-proprietario, «Il Labaro», il giornale fondato da Campello nel 1882. Sotto la sua direzione il periodico continuò a essere pubblicato fino al 1901, riuscendo a dar voce al dissenso cattolico italiano.

Nel maggio 1895 sposò Felicita Alessandrina Long, dal matrimonio nacquero Elsie ed Ethel Evangelina.

Nel gennaio del 1901, ormai convinto della mancanza di prospettive per la Chiesa cattolica nazionale, dopo aver rifiutato l'offerta del vescovo di Salisbury di occuparsi di una chiesa di lingua italiana a Londra, domandò alla Chiesa Valdese di essere accolto insieme con la sua comunità vecchio-cattolica di Sanremo.

Nell'aprile dello stesso anno sostituì il pastore Giovanni Petrai alla guida della comunità e dopo un anno di ministero, nel settembre 1902, senza ricevere una nuova consacrazione, perché il Sinodo riconosceva valida quella del 1889, divenne membro del corpo pastorale. In deroga agli ordinamenti valdesi dell'epoca, rimase tutta la vita come pastore a Sanremo. Tale condizione particolare era stata imposta da Laura Carolina Heye, benefattrice della comunità ligure, e accettata dal Sinodo. In forza di tale particolare situazione, nel 1935 rifiutò l'emeritazione e rimase pastore della comunità a tutti gli effetti fino alla morte.

Come pastore valdese ebbe un'intensa attività, presiedendo per due volte il Sinodo nel 1911 e nel 1922. Animato da forti aspirazioni ecumeniche, per tutta la vita enunciò con chiarezza il proposito di operare per l'unione tra le diverse confessioni cristiane, convinto che solo una chiesa unita potesse svolgere un'azione efficace nel mondo contemporaneo.

In tale prospettiva, si impegnò a fondo per l'unione delle diverse Chiese evangeliche italiane. Dette un forte impulso all'Associazione Cristiana dei Giovani e fu attivissimo nella Federazione italiana studenti per la cultura religiosa, presieduta da Giovanni Luzzi. Nel 1913, insieme con don Brizio Casciola, promosse la Lega di preghiera per la riunione delle Chiese cristiane, che subito raccolse oltre settanta adesioni.

Scrittore prolifico, nel corso della sua vita pubblicò diverse opere di carattere teologico e filosofico-religioso, tra cui un Catechismo Filosofico (1907), La Religione cristiana (1921, con Ernesto Comba), Teosofia (1932), Ultra. Problemi relativi alla finalità del creato ed alla nostra vita dopo la morte (1935) e Corpus Domini. La Chiesa: suoi valori eterni, suoi problemi moderni (1938).

Collaborò con diversi periodici evangelici come «La Luce», la «Rivista Cristiana», «Bilychnis», «Coscientia» e fu inoltre per venticinque anni redattore di «Fede e vita». Sulle pagine di quella rivista ebbero modo di scrivere figure di alto profilo nel mondo culturale e religioso dell'Italia di quel periodo (come, ad esempio, Ernesto Buonaiuti, Romolo Murri, Antonio Fogazzaro, Umberto Fracassini e molti altri) ed essa divenne ben presto l'organo del movimento «pancristiano», movimento che percorreva trasversalmente le Chiese cristiane nei primi decenni del XX secolo e che si poneva come coronamento del movimento ecumenico, proponendo all'intera Cristianità un percorso che, dall'unione in un unico movimento – attraverso l'esame delle questioni che dividono e dei punti che uniscono – conducesse poi alla riunione di tutte le Chiese in un organismo solo.

Con lo stesso spirito si avvicinò al modernismo cattolico, condividendone le aspirazioni a un rinnovamento religioso in Italia. A tal proposito, nel 1911 invitò al Sinodo per una conferenza Romolo Murri, ritenendo che la Chiesa Valdese potesse offrire al modernismo un importante contributo.

Nel 1927 l'Università scozzese di St. Andrew lo insignì quale Doctor divinitatis honoris causa, riconoscendo l'importanza del suo lavoro in campo teologico, filosofico e liturgico.

Durante la sua lunga permanenza in Liguria divenne gran maestro massonico della loggia Mazzini di Sanremo.

Morì in quella città il 30 luglio 1938.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 231, Janni Ugo.

Pubblicazioni principali

U. Janni, Il problema dell'evangelizzazione in Italia, Firenze, Claudiana, 1905.spazio
U. Janni, Catechismo filosofico, Firenze, Claudiana, 1907.spazio
U. Janni, Il cristianesimo e la cultura moderna, Mendrisio, Cultura Moderna, 1913.spazio
U. Janni, Di alcuni problemi relativi al Ministero della Chiesa cristiana e specialmente all'anzianato nella Chiesa valdese, Torre Pellice, Tipografia Subalpina, 1916.spazio
U. Janni, E. Comba, La Guerra e il Protestantesimo, Firenze, Claudiana, 1918.spazio
U. Janni, Il culto cristianano rivendicato contro la degenerazione umana, Firenze, Claudiana, 1919.spazio
U. Janni, Il culto cristiano: nella primitiva purezza, nella degenerazione romanistica, nella Riforma evangelica, Torre Pellice, 1920.spazio
U. Janni, E. Comba, La Religione cristiana, Firenze, Claudiana, 1921.spazio
U. Janni, Apologia del protestantesimo, Roma, A.F. Formiggini, 1926.spazio
U. Janni, Teosofia, Torino, Fratelli Bocca, 1932.spazio
U. Janni, Ultra. Problemi relativi alla finalità del creato ed alla nostra vita dopo la morte, Modena, Guanda, 1935.spazio
U. Janni, Corpus Domini. La Chiesa: suoi valori eterni, suoi problemi moderni, Modena, Guanda, 1938.

Bibliografia

Rev. Dottor Ugo Janni, in «La Luce», n. 32, 10 agosto 1938.spazio
Le pasteur Ugo Janni
, in «L'Écho des Vallées», n. 33, 19 agosto 1938.spazio
A. Zussini, Ugo Janni e i modernisti, in «Fonti e documenti», 5-6, Istituto di storia dell’Università di Urbino, Urbino, 1976-77, pp. 119-298.spazio
C. Milaneschi, Ugo Janni, pioniere dell'ecumenismo, Torino, Claudiana, 1979.spazio
V. Vinay, Storia dei valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico (1848-1978), Torino, Claudiana, 1989.spazio
G. Ferreri, Un apostolo moderno: Ugo Janni, Torre Pellice, Cooperativa Tipografica Subalpina, 1987.spazio
G. Spini, L'evangelo e il berretto frigio. Storia della Chiesa Cristiana Libera in Italia, 1870-1904, Torino, Claudiana, 1971.spazio
P. Ricca, Ugo Janni, in Dizionario del Movimento ecumenico, Bologna, EDB, 1994, p. 641.spazio
G. Spini, Italia liberale e protestanti, Torino, Claudiana, 2002.spazio
A. Guglielmi, Ugo Janni a Sanremo. Una grande testimonianza di ecumenismo cristiano, Ventimiglia, Philobiblon Edizioni, 2003.spazio
L. Ronchi De Michelis, Ugo Janni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 62, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2004, pp. 163-165.spazio
A. Guglielmi Manzoni, Ugo Janni. Pancristianesimo ed ecumenismo, in Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell'Italia unita, a cura di D. Bognandi e M. Cignoni, Torino, Claudiana, 2011, pp. 130-133.

Immagini

  • A cura di Luca Pilone
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