Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Giuseppe Messina

Giuseppe Messina (13 agosto 1875 – 17 dicembre 1924) pastore valdese.

Biografia

Nato a Spaccaforno (oggi Ispica, in provincia di Ragusa) era figlio di Angelo e Giuseppina Bongiorno. Dopo aver completato gli studi secondari si trasferì a Palermo per frequentare la Facoltà di Lettere.

Entrato in contatto con il pastore Arturo Muston, si convertì al protestantesimo. Grazie all'intervento di Matteo Prochet, presidente del Comitato di Evangelizzazione, dal 1898 al 1899 venne inviato prima a Spacccaforno e poi a Pachino per intraprendere un'opera di evangelizzazione, collaborando con i colportori Gioacchino Arnao e Biagio Panascia.

Dopo aver conseguito la laurea in lettere, nell'autunno del 1899 si iscrisse alla Facoltà valdese di Teologia a Firenze, stringendo un profondo rapporto di amicizia con i futuri pastori Giuseppe Fasulo, Adolfo Chauvie e Pietro Griglio.

In qualità di candidato in teologia, nell'estate del 1900 sostituì in diverse occasioni il pastore Giuseppe Quattrini a Livorno, lavorando a stretto contatto con il maestro evangelista Enrico Corsani. Nel luglio dell'anno successivo venne inviato a Campobasso dove si occupò della locale comunità evangelica prima dell'arrivo dell'evangelista Pietro Zuliani.

Completati gli studi nel 1902, si trasferì ad Aberdeen (Scozia) per compiere il suo anno di perfezionamento.

Consacrato nel 1903, venne inviato a Milano, dove divenne coadiutore del pastore Bartolomeo Revel.

Nel settembre del 1906 sposò a Torre Pellice la giovane Clementina Rosina Ida Selli, con la quale ebbe tre figli.

Trasferito a Mantova nell'ottobre di quello stesso anno, sostituì il pastore Alessandro Simeoni, inviato ad occuparsi della comunità di Revere. Durante la sua permanenza in quella città, visitò periodicamente Marmirolo, Guidizzolo e Castiglion delle Stiviere.

Nell'ottobre del 1907 venne inviato a Verona, località in cui tenne una serie di conferenze pubbliche di carattere storico e teologico che ebbero un notevole successo. Dotato di un carattere fermo e deciso, riuscì in poco tempo a far crescere il numero delle persone appartenenti alla comunità evangelica, occupandosi allo stesso tempo dei giovani e della Scuola Domenicale.

Nel 1909 venne inviato a Bari in sostituzione di Pietro Mariani, trasferitosi nel frattempo a Taranto. Durante la sua permanenza in quella località visitò settimanalmente Gioia del Colle, dovendo allo stesso tempo affrontare una violenta epidemia di colera che non solo contagiò parte della sua comunità ma che finì anche per colpire sua moglie.

Nel 1912 si trasferì a Savona, località in cui erano residenti alcune famiglie valdesi. Entrato in contatto con l'ingegner Mario Miegge, lavorò alla creazione di una piccola comunità evangelica. Utilizzando la sua casa come spazio da adibire al culto, collaborò a più riprese con il pastore di Genova Sampierdarena Federico Balmas.

Nell'ottobre del 1913 venne trasferito a Casale Monferrato, con cura delle comunità di Pietra Marrazzi, Alessandria e Acqui Terme. Negli anni della Prima Guerra Mondiale si dedicò a visitare i soldati ricoverati presso gli ospedali militari di Alessandria e Casale, distribuendo loro testi evangelici e copie del Nuovo Testamento.

Nell'ottobre del 1916 venne trasferito temporaneamente a Roma dove collaborò con il pastore Giovanni Rostagno. Provato nel fisico e nella mente a causa del continuo lavoro, nel 1917 ottenne nuovamente il trasferimento a Casale Monferrato, località in cui dovette fare i conti con una profonda situazione di crisi venutasi a creare dopo la fine delle ostilità belliche. Attento alle problematiche della popolazione, nel 1919 entrò a far parte del Comitato cittadino per il dispensario tubercolotico, nato in seguito all'aggravarsi della malattia a Casale e dintorni.

Nel 1921 venne infine trasferito a Messina, dove morì improvvisamente per un attacco di angina pectoris il 17 dicembre del 1924.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 271, Messina Giuseppe.

Bibliografia

G. Fasulo, Il pastore Giuseppe Messina, in «La Luce», n. 46, 24 dicembre 1924.spazio
Giuseppe Messina, in «L'Écho des Vallées», n. 50, 26 dicembre 1924.

Immagini

  • A cura di Luca Pilone
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