Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Tito Signorelli

Tito Signorelli (12 dicembre 1875 – 3 dicembre 1958), pastore della Chiesa metodista episcopale e sovraintendente della Chiesa Evangelica Metodista d'Italia.

Biografia

Nato a Treviso, era figlio dell'evangelista Luigi Signorelli. Rimasto orfano di padre in tenera età, venne affidato alle cure dell'Istituto Comandi di Firenze. Dopo aver ottenuto la licenza ginnasiale, si trasferì a Roma per seguire i corsi della Scuola Teologica metodista.

Consacrato nel 1901, le sue prime sedi pastorali furono Forlì (1901-1902), Adria (1902-1903), Pontedera (1903-1904) e Terni (1904-1906). Nell'ottobre 1904 sposò a Roma Nella Scotto, con la quale ebbe Alba (1905) e Alberto (1909). Nel 1906 fu inviato a Bari e successivamente, a partire dal 1910, a Perugia, località in cui strinse un profondo rapporto di amicizia e collaborazione con Enrico Caporali.

Negli anni della Prima guerra mondiale si occupò prima della chiesa metodista episcopale di Savona e poi di quella a Roma, dove sarebbe rimasto fino al 1918. Profondamente contrario alla guerra, nel corso del suo periodo trascorso nella capitale tenne una lunga serie di sermoni e conferenze in cui si scagliò più volte contro il militarismo e la violenza dilagante. Dopo aver trascorso due anni a Firenze (1918-1920), venne inviato per un anno a occuparsi della chiesa metodista di Genova Sestri Ponente. Nel corso della sua breve permanenza in Liguria, si dedicò al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche della popolazione di Sestri Ponente, impegnandosi inoltre nella raccolta di fondi destinati all'edificazione di un nuovo locale di culto in via Carducci (oggi via Fabio da Persico), opera che sarebbe stata conclusa dal suo successore, Anselmo Ammenti.

Dal 1921 al 1927 guidò la comunità metodista di Venezia. Nel corso della sua permanenza nel capoluogo veneto si interessò alla figura di Paolo Sarpi, dedicandogli un saggio rimasto inedito. Successivamente venne inviato prima a Genova (1927-1933) e poi a Milano, dove sarebbe rimasto fino al 1942. Dopo la tragica morte di Carlo Maria Ferreri, nel settembre di quell'anno venne nominato sovrintendente della Chiesa metodista episcopale. Dotato di un carattere forte ed energico, condusse le complesse trattative per l'unione dei due rami del metodismo italiano che si sarebbero concluse nel 1946 con la nascita della Chiesa Evangelica Metodista d'Italia (CEMI).

Nel 1947 servì per un anno la chiesa metodista di Carrara prima di essere trasferito nuovamente a Genova Sestri Ponente, sua ultima sede pastorale. Emeritato nel 1957, trascorse gli ultimi anni di vita a Milano, dove morì il 3 dicembre 1958.

Scrittore prolifico, nel corso della sua vita aveva collaborato a più riprese con diversi giornali evangelici, come «Il Seminatore» e «L'Evangelista», pubblicando inoltre diversi testi di carattere storico e religioso, tra cui un'importante biografia di Ugo Bassi, religioso e patriota condannato a morte dagli Austriaci nell'agosto del 1849. Esponente di spicco della massoneria, fu Maestro Venerabile della loggia Umanità e Progresso di Milano, Luogotenente Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del 33º grado del Rito scozzese antico e accettato (Rsaa) e, tra 1946 e 1949, Sovrano Gran Commendatore del Rsaa di Palazzo Giustiniani.

 

Fonti archivistiche

Archivio Storico delle Chiese Metodiste (in ATV), Serie VI, Sottoserie Pastori - evangelisti, cartella 322, Signorelli Tito.

Pubblicazioni principali

La santa inquisizione. Studio storico-critico, Roma, Casa editrice Metodista, 1911.spazio
Alto le insegne, Roma, Tipografia La Speranza, 1917.spazio
Il Rosario. Studio storico-critico, Roma, Tipografia La Speranza, 1932.

Bibliografia

A. Scorsonelli, Tito Signorelli, in «Voce Metodista», n.12, dicembre 1958.spazio
F. Chiarini, Storia delle chiese metodista in Italia, Torino, Claudiana, 1999.spazio
G. Spini, Italia di Mussolini e protestanti, Torino, Claudiana, 2007.spazio
V. Benecchi, Guardare al passato, pensare al futuro. Figure del metodismo italiano, Torino, Claudiana, 2011, pp. 171-179.

  • A cura di Luca Pilone
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