Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Emily Gould

Emily Colton Bliss Gould (30 maggio 1822 – 31 agosto 1875), americana, fondatrice dell'Istituto Gould, destinato all'istruzione e all'accoglienza dei minori a Roma.

Biografia

Nata a New York, era figlia di James Colton Bliss – medico rinomato, professore all’Università, promotore di iniziative medico-sociali e per trent’anni membro del comitato direttivo della American Tract Society, produttrice di pubblicazioni religiose ed educative di diffusione mondiale – e di Maria Mumford (figlia di John P. Mumford), che morì nel 1831 di parto, dando alla luce il quarto figlio, che come i precedenti (eccetto Emily, secondogenita) morì dopo pochi mesi. Dopo la morte della moglie, Bliss sposò la vedova Martha Birdsall Geer, a cui affidò la figlia.

Il 22 settembre 1853 Emily sposò James Brewster Gould, chirurgo della marina americana. Nel 1855 si trasferirono in Italia, per cercare un clima migliore e curare la salute di Emily, e Gould continuò a esercitare la professione medica tra i membri della numerosa colonia anglo-americana di Roma.

L’abitazione della coppia fu luogo di ospitalità e di ritrovo religioso clandestino. Emily e il marito si impegnarono per la creazione di una chiesa protestante americana riconosciuta (diversi loro connazionali avevano avuto problemi con la giustizia per motivi religiosi), mantenendosi in contatto con i movimenti e le chiese della penisola. Emily, in particolare, scriveva per l’«Evening Post» e l’«Observer», di cui era corrispondente, i resoconti degli avvenimenti.

Educata nella buona società newyorkese, fin da giovane si era occupata dei bambini abbandonati, insegnando a leggere e scrivere e dando anche un’educazione religiosa. Proseguì il suo impegno in Italia, sostenendo l’istituto aperto a Firenze da Salvatore Ferretti, poi prendendo contatto con Matteo Prochet, presidente del Comitato di Evangelizzazione, per aprire una scuola in Via dei Pontefici 51, in locali della Chiesa valdese (l’iniziativa fu avviata nel novembre 1870) gestendola inizialmente da sola, incurante delle minacce, delle difficoltà economiche, della propria malattia.

Nel dicembre 1871 un’esondazione del Tevere sconvolse la città, peggiorando le già difficili condizioni della popolazione: in questo contesto la piccola opera della Gould diventava particolarmente importante. In accordo con i valdesi, Emily decise di ampliare la scuola-asilo per fare fronte alle crescenti richieste: il 20 marzo 1871 vennero inaugurate ufficialmente le Scuole italo-americane, che accolsero una trentina di orfani e bambini bisognosi.

Molti ricevettero istruzione dalla «brava donnetta», com’era definita dagli amici, che dovette assumere una maestra, non potendo più provvedere da sola all’istruzione e al lavoro d’ufficio. Nell’agosto 1871 i valdesi inviarono da Firenze uno dei migliori maestri, Giovanni Garnieri per sostenere l’opera.

Emily Gould non si limitò a seguire la sua attività a Roma, nel 1872 infatti visitò le Valli valdesi (rimanendo colpita dal tempio del Serre di Angrogna, e assumendo l’incarico di reperire i fondi per farlo ristrutturare) e diversi istituti per minori: l’Orfanotrofio femminile di Torre Pellice, l'Istituto degli Artigianelli valdesi di Torino, le scuole di S.H. Carruthers a Pisa. Si recò inoltre a Parigi per ingaggiare degli maestri artigiani per aprire una scuola di mestieri nella Home: fu infatti aperta una piccola tipografia, che ospitò diciassette ragazzi e ragazze avviandoli alla professione.

I coniugi Gould si interessavano anche alla causa nazionale italiana, intrattenendo rapporti di amicizia con diversi esponenti del mondo culturale e politico della sinistra garibaldina: Adriano Bompiani e Sofia Van Matre, Domenico Berti e Sofia Stromeyer, Erminia Fuà Fusinato, Mary A. Gajani, Enrico Alinari e la moglie Marianna Chiesi, Biagio Placidi, molti dei quali assicurarono il loro appoggio all’istituto anche dopo la morte della fondatrice.

Il riconoscimento maggiore fu il ricevimento, nell’aprile 1875, della signora Gould e dei suoi ragazzi da parte di Garibaldi, in un giorno di festa allietato da canti patriottici e dal suggellamento dell’amicizia italo-americana.

Emily era interessata soprattutto all’aspetto socio-educativo e restia a dare alla sua opera un carattere troppo religioso, tanto meno a farne uno strumento di evangelizzazione: questo atteggiamento, che divenne motivo di attrito con i valdesi, nasceva anche dal fatto che parte degli insegnanti e la maggior parte degli alunni era cattolica, ed era influenzato dal contatto con correnti diverse del protestantesimo, ma anche con personalità laiche italiane, dall’educatrice Erminia Fuà Fusinato, a Biagio Placidi, assessore all’istruzione ed ex segretario di Mazzini.

Nel corso della sua instancabile attività diede prova di grande forza di volontà. Nell’estate del 1875, al termine dell’anno scolastico, i coniugi Gould decisero di riposarsi in Umbria, ma la malattia di Emily si aggravò, portandola alla morte a Perugia il 31 agosto 1875.

Bibliografia

«L’Amico dei fanciulli», 1891, pp. 149-150.spazio
G. P. Pons, Erminia Fuà Fusinato ed Emilia Gould, in «Rivista Cristiana», 1877, pp. 60-62.spazio
L. Santini, Cento anni di vita dell’Istituto Gould, in Opere sociali della chiesa, a cura di A. Armand Hugon, F. Operti e L. Santini, Torre Pellice, Società di Studi valdesi, 1971, pp. 23-50.

  • A cura di Sara Tourn
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