Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Bartolomeo Malan

Bartolomeo (Barthélemy) Malan (27 agosto 1810 – 15 novembre 1873) pastore valdese, professore, moderatore della Tavola Valdese.

Biografia

Nato ad Angrogna, era figlio di Guillaume e Marie Rique. Sposò nel 1837 Louise Schleicher di Losanna con la quale ebbe tre figli: Carlo, medico a Torre Pellice, morto durante l'epidemia di tifo petecchiale del 1870, Teofilo (1842-1879) pastore, e Louise, moglie del pastore Giacomo Weitzecker.

Dopo gli studi secondari al Collegio valdese di Torre Pellice frequentò la Facoltà di Teologia di Losanna dove fu allievo di Alexandre Vinet e dove fu consacrato pastore nel 1835.

Alla fine di quello stesso anno fu inviato per alcuni mesi da Charles Beckwith a Firenze per perfezionare la conoscenza della lingua italiana in vista dell’incarico di professore al Collegio valdese di Torre Pellice. Nella capitale del Granducato fu ospite presso l’Istituto di San Cerbone dell’abate Raffaello Lambruschini, e frequentò la cerchia di Jean Pierre Vieusseux, di Stanislao Bianciardi e di Enrico Schmeider, inoltre predicò nella cappella riformata svizzera.

Nell'ottobre 1848 tornò in Toscana con i colleghi pastori Bartolomeo Tron, Giovanni Francesco Gay e Giovanni Pietro Meille, con compiti di predicazione e di propaganda religiosa a Firenze e a Pisa e l’anno successivo fu raggiunto dal pastore Paolo Geymonat. Nel 1850 l’avvocato pisano Tito Chiesi, membro influente dell’evangelismo toscano, ottenne il ritorno di Malan, anche in vista della supplenza nella Chiesa svizzera, ma il cambiamento di situazione politica, con il ritorno del Granduca e la severa repressione del protestantesimo, provocò l’arresto di Geymonat e l’espulsione dallo Stato dei due pastori l’anno successivo. Un ultimo viaggio nei medesimi luoghi durante l’estate del 1859 ebbe un esito migliore.

Fra il 1851 e il 1852 fu l’iniziatore dell’opera evangelica a Genova, alternandosi a Geymonat nella predicazione e nella diffusione della Bibbia e di pubblicazioni religiose, pur non ritenendo ancora opportuno un culto pubblico e preferendo riunioni in case private.

Al suo ritorno a Torre Pellice fu nuovamente incaricato dell’insegnamento al Collegio valdese per due anni dal 1852 al 1853, successivamente fu inviato per un biennio (1853-1855) a Nizza come pastore della Chiesa evangelica locale da poco entrata nell'ordinamento valdese, e infine nel 1855 fu eletto pastore della Chiesa valdese di Torre Pellice, dove rimase per diciotto anni, fondandovi una scuola per le ragazze. Ricoprì la carica di Moderatore della Tavola Valdese dal 1857 al 1859 e una seconda volta dal 1860 al 1863.

Morì a Torre Pellice nel novembre del 1873, cinque mesi dopo la moglie.

Bibliografia

M. Barthélemy Malan, in «L’Écho des Vallées», n. 42, 21 novembre 1873.spazio
J. Jalla, A. Jahier, Histoire de l'église de la Tour, Torre Pellice, Imprimerie Alpine, 1902.

Immagini

  • A cura di Gabriella Ballesio
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