Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Enrichetta Margherita Nisbet Coïsson

Enrichetta Margherita (Maggie) Nisbet Coïsson (16 marzo 1871 – 13 luglio 1951) missionaria nello Zambesi.

Biografia

Nata a Malua nell'isola di Upolu, arcipelago delle Isole Samoa, era figlia di Henry Nisbet, scozzese, missionario della Società delle Missioni di Londra, e di Lidia Lantaret, prima donna valdese missionaria, sorella del pastore Pietro Lantaret, moderatore e direttore del periodico valdese «Le Témoin».

Nel 1876, alla morte del marito, Lidia fece ritorno alle Valli valdesi con i figli Margherita e James e fino alla sua morte, sopravvenuta l'anno seguente, fu ospite del fratello Pietro, allora pastore a Pomaretto. Margherita fu quindi allevata nella famiglia dello zio. Frequentò le scuole primarie a Pomaretto e la Scuola Superiore Femminile (Pensionnat) di Torre Pellice, completando la sua formazione con un periodo di perfezionamento in Gran Bretagna.

Sposatasi il 18 febbraio1897 con il pastore valdese e missionario Augusto Coïsson, partì con lui per il campo di missione dello Zambesi dove li aveva destinati il Comitato della Société des Missions Évangéliques di Parigi, ma dove arrivarono solo l'anno dopo, avendo dovuto abbandonare tutti i bagagli nel deserto del Kalahari per un'epidemia di buoi e tornare a Palapye,nel Bechuanaland, allora ultima stazione della ferrovia. Lì nacque la primogenita Emilia Adele (Lily) che divenne a sua volta maestra missionaria nello Zambesi dal 1920 al 1939.

Arrivati infine a destinazione a Kazungula, la missione li inviò a fondare una stazione missionaria vicino alle Cascate Vittoria (1899). Intorno a loro si raggrupparono a poco a poco i primi coloni bianchi mentre i lavori per la prosecuzione della linea ferroviaria avanzavano rapidamente; il lavoro pastorale si rivolse, così, non solo agli abitanti autoctoni ma anche alle maestranze impegnate in questa enorme impresa.

A Kazungula nacque Francesco (1899-1917), alle Cascate Vittoria (in lingua locale Mosy oa Thunia) nacquero Enrico (1900-1941), che seguendo le orme dei genitori lavorò per la missione svedese in Eritrea, e Giovanna Margherita (Jeannette) (1902-1991) infermiera in Gran Bretagna. Durante il loro primo congedo in Italia nacque Roberto Augusto (1903-1990) anch'egli missionario nello Zambesi dal 1926 al 1961.

Quando ripartirono per l'Africa affidarono i primi quattro figli alle cure di Cecilia Coïsson, sorella di Augusto perché potessero beneficiare di un'educazione europea. Tornati in Africa a Livingstone, la città fondata per ordine dell'amministrazione coloniale a 2 km dalla stazione missionaria, nacque Elena Edith (1904-1986) che lavorò all'Orfanotrofio femminile di Torre Pellice.

Nel 1907 i Coïsson furono trasferiti nel Nord del paese, a Mabumbu e poi a Sefula dove fondarono e diressero la Scuola Normale (magistrale) per preparare gli insegnanti indigeni di cui la missione aveva assolutamente bisogno per estendere la sua influenza in tutti i villaggi, anche i più lontani.

Nel 1908 Margherita tornò in Italia per occuparsi dei figli poiché la zia era malata, lasciando il marito solo a Mabumbu. Nei quattro anni in cui poté soggiornare a Torre Pellice partecipò attivamente alle riunioni delle tre società missionarie locali: quella di Via Uliva, quella dei Coppieri e quella della Zambesia. Nel 1911-1912 il marito la raggiunse a Torre Pellice per il secondo congedo. Alla fine del periodo, lasciati a Torre Pellice i sei figli, tornarono a Sefula dove il 16 marzo 1913 nacque il settimo figlio Giovanni (Koki) che rimase con loro fino al 1919, quando lo condussero in Italia durante un congedo in Europa lasciandolo a Torre Pellice. A Sefula Augusto Coïsson diresse la Scuola Normale per la formazione di insegnanti fino al 1933, anno in cui rientrarono in Italia per il congedo definitivo.

Dal 1933 al 1951 Margherita diresse le tre Società missionarie di Torre Pellice.

Bibliografia

R. Coïsson, I Valdesi e l'opera missionaria, Società di Studi Valdesi, Torre Pellice, 1963.spazio
R. Coïsson, Coïsson Augusto 1871 à 1947 Protestant Zambie/Lesotho, in Hommes et Destins: Dictionnaire biographique d'Outre-Mer, tome 2, volume 1, Parigi, Académie des Sciences d'Outre-Mer, 1977.spazio
R. Coïsson, I primi missionari valdesi nell’Africa australe 1883-1897, in «La Beidana», n.70, febbraio 2011, pp.18-25.spazio
A. Coïsson, Dalla “Société de travail pour les missions” al “Gruppo missioni C.Ev.A.A.” di Torre Pellice, in «La Beidana», n.71, 2011, pp. 2-31.

Immagini

  • A cura di Lucilla Coïsson
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