Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Istituto Ferretti

Descrizione

Istituto Ferretti

L’opera prese l’avvio nel 1862, quando Salvatore Ferretti, esule italiano a Londra divenuto evangelico, ritornò insieme alla moglie in Italia e si stabilì a Firenze; già negli anni dell’esilio Ferretti si era adoperato per i bambini di origine italiana orfani e abbandonati che vivevano nella capitale inglese, fondando “l’Asilo dei Fanciulli poveri italiani in Londra”: nel 1852 insieme alla moglie aveva accolto due orfane e grazie ad alcuni aiuti finanziari aveva continuato e ampliato la sua opera.

La prima sede dell’Asilo a Firenze fu sul Lungarno 17, dieci anni dopo questa fu trasferita, grazie ad alcuni doni, presso Via de Gignoro, in una villa che aveva ospitato un convento delle Mantellate e che aveva una cappella annessa, dedicata a S. Bartolomeo. All’epoca l’edificio sorgeva in una zona rurale e intorno vi era un podere coltivato. Fino alla morte del suo fondatore, avvenuta nel 1874, l’istituto non fu sotto alcuna società o comitato e la sua denominazione fu “evangelica”.

Come già a Londra, la casa era sorta per accogliere bambine orfane e figlie di evangelici provenienti dalla Toscana e da altre regioni italiane. La loro istruzione avveniva presso l’Istituto evangelico italiano, alla cui vita lo stesso Ferretti contribuì, mentre per la formazione religiosa seguivano le attività della Chiesa valdese dell’Oratorio di via Manzoni curata dal pastore valdese Paolo Geymonat.

Alla morte di Ferretti i sostenitori dell’istituto e i proprietari della villa del Gignoro costituirono l'Evangelical Italian Orphan Asylum, con un comitato italiano a Firenze; la struttura si reggeva grazie al sostegno economico estero.

Dopo che con la prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo molti dei membri delle colonie protestanti straniere lasciarono Firenze, il comitato dell’Asilo affidò alla Tavola Valdese l’istituto, pur garantendone l’autonomia. Il 10 giugno 1938 fu stipulato l’atto con il quale i beni dell’orfanotrofio erano donati alla Tavola. Durante la seconda guerra mondiale parte dei terreni del Gignoro furono espropriati dall’autorità militare e nel luglio del 1942 si decise il trasferimento delle ragazze presso una villa di via Silvio Pellico, che nel 1932 era stata lasciata in eredità all’Asilo, che divenne la nuova sede dell’istituto.

Nel 1978 il “Ferretti” si trasformò in centro diurno con compiti di educazione, assistenza e ospitalità per minori con disagi sociali in età prescolare e scolare indipendentemente dalla confessione religiosa.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie VIII, Sottoserie 4, Istituto Ferretti.

Bibliografia

Cento anni di vita dell’Istituto evangelico femminile italiano di Firenze, 1862-1962, Firenze, Tip. B. Coppini & C.

  • A cura di Sara Rivoira
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