Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Oswald Papengouth

Oswald (Christopher) Papengouth (? – post 1906) conte olandese, ufficiale della marina russa, fu missionario battista in Italia.

Biografia

Conte olandese, già ufficiale della marina zarista, dopo aver viaggiato in molti paesi europei, si trasferì a Londra dove il 2 gennaio del 1868 sposò Hannah Puget, discendente di una nobile famiglia britannica.

Amante del lusso e degli agi, si convertì al protestantesimo dopo la lettura di un trattato religioso, capitatogli per caso tra le mani. Dopo essere stato battezzato dal pastore battista Baptist W. Noel, si trasferì prima in Francia e poi in Svizzera per compiere un'opera missionaria.

Giunto in Italia, avviò l’evangelizzazione battista in Campania insieme ai figli Nicola Papengouth e Alessandro. Quest’ultimo, medico e console, collaborò nel corso degli anni con il padre e il fratello nella chiesa di piazza S. Francesco a Napoli.

Nel 1874 creò a Napoli una congregazione indipendente, con due locali di culto (uno in piazza S. Domenico Maggiore, l’altro in piazza S. Francesco da Paola, che serviva anche come deposito per Bibbie e opuscoli), collaborando con le Missioni battiste americana e inglese. Nel 1877 la congregazione entrò nelle fila della missione americana, ma Papengouth conservò l’indipendenza con uno dei due nuclei, formato da una decina di persone. Il terzo gruppo presente a Napoli era quello guidato da William Kemme Landels: i tre nuclei si unirono solo nel 1903 sotto l’amministrazione americana, dopo diversi spostamenti di sede.

Papengouth tentò anche l’opera di evangelizzazione ad Anacapri, dove aveva acquistato dal demanio, nel 1883, un ex-convento abbandonato (S. Michele Arcangelo): riadattandolo ad abitazione e locale di culto, lo salvò così dalla rovina. Trasferitosi sull’isola con la famiglia, grazie al finanziamento della Baptist Missionary Society Papengouth ristrutturò l’edificio trasformandolo in un lussuoso albergo, che chiamò Castello San Michele. I muri esterni furono abbelliti con stucchi e sormontati da merli; le sale, affrescate in stile pompeiano e barocco e riccamente ammobiliate. La struttura, è ancora oggi menzionata nelle guide alle bellezze architettoniche di Capri, insieme alle storie e leggende che circondarono questo personaggio, che in quanto protestante era visto con un certo sospetto dagli abitanti di Anacapri. I ricchi ospiti stranieri dell’albergo, inoltre, protestanti pure loro, praticavano i culti nelle mura dell’ex convento, stimolando le fantasie non sempre amichevoli della popolazione.

Purtroppo le grandi spese di mantenimento costrinsero il conte a vendere la struttura, che continuò a operare per alcuni anni come pensione, poi, all’inizio del Novecento fu messa all’asta e suddivisa fra diversi acquirenti.

Bibliografia

G.W. Hervey, The Story of Baptist Missions in Foreign Lands. From the Time of Carey to the Present Date, St. Louis, Chancy R. Barnes, 1884.spazio
G.B. Taylor, Southern Baptists in sunny Italy, New York, W. Neale, 1929.spazio
V. Vinay, Storia dei Valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico (1848-1978), Torino, Claudiana, 1980.spazio
Maselli, Storia dei battisti italiani (1873-1923), Torino, Claudiana, 2003.spazio
E. Kawamura, Alberghi storici dell'isola di Capri, Capri, La Conchiglia, 2005.spazio
T. Fiorani, L’eretico di Anacapri. Storia e leggenda del conte di Papengouth, Capri, La Conchiglia, 2011.spazio
A. Nastri, Itinerari di architettura sull'isola azzurra tra il 1800 e il 1970, Napoli, Clean edizioni 2012.

  • A cura di Sara Tourn
  • Stampa questa pagina Stampa questa pagina
  • Invia questa pagina Invia questa pagina