Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Gaetano Fasulo

Gaetano Fasulo (16 marzo 1834 – 22 febbario 1928), divenuto evangelico, fu maestro ed evangelista, servendo prima la Chiesa valdese poi la Chiesa battista in diverse zone dell’Italia, in particolare nel Meridione.

Biografia

Nato ad Agrigento, sposò Angela Casarano, con la quale ebbe i figli: Violetta (1860), Rosa Bianca (1862), Giorgina (1866), Evangelina (1870), Camelia (1872), Giuseppe Fasulo (1874). Quest’ultimo, in particolare, fu pastore della Chiesa valdese di Catania; da un secondo matrimonio nacque (nel 1885) Aristarco Fasulo, pastore della Chiesa battista.

Da ragazzo fu mandato dalla famiglia, che era cattolica, a studiare in seminario per diventare sacerdote. Il giovane Gaetano, tuttavia, non nutriva alcuna vocazione, spinto invece da forti sentimenti patriottici. Rimasto orfano di entrambi i genitori molto giovane, provvide alle sorelle, poi si trasferì a Napoli, dove entrò in contatto con i valdesi e si convertì, affrontando i primi episodi persecutori. A Santa Maria Capua Vetere, dove aveva aperto una scuola e un negozio di cartoleria e altri articoli, l’opposizione del clero fu così accesa da indurre i genitori degli allievi e i clienti ad allontanarsi, causando il fallimento delle due attività.

Ridotto in miseria, con la moglie ammalata e diversi figli a carico, accolse con gioia l’invito a insegnare nelle scuole evangeliche di Napoli. Iniziò anche l’attività di maestro ed evangelista nella diaspora napoletana (Benevento, Soccavo, ecc.). Negli anni fra il 1867 e il 1872 insegnò come maestro elementare nella scuola evangelica di Cappella Vecchia.

Nel 1871 fu a Trapani, dove già nel 1864 e nel 1870 si erano tenute alcune conferenze da parte di un evangelista valdese e del pastore Augusto Malan, che avevano suscitato vivo interesse, tanto che i trapanesi avevano chiesto di avere un evangelista stabile. Gaetano si recò quindi a Trapani nel maggio 1872, lasciando momentaneamente la moglie Angela, prossima al parto, a Soccavo, e i figli a Palermo, il che aggravò i problemi economici della famiglia.

Organizzò il Concistoro, aprì la Scuola domenicale, non riuscì invece ad aprire una scuola diurna. L’opposizione iniziale fu talmente forte che Fasulo rischiò il linciaggio, da cui fu salvato grazie all’intervento dei carabinieri (lo stesso accadde durante una visita nel 1875 a Salemi); seguì un periodo di relativa tolleranza, in cui si placarono gli atti di violenza da parte della popolazione, ma continuò, in sordina, l’opposizione dei preti. Come emerge dalle lettere, Fasulo dovette affrontare situazioni critiche: ricorrere a un prestanome per avere una casa in affitto, rimanere senza domestiche perché queste si licenziavano. Riuscì infine a trovare una casa a fianco della cattedrale cattolica, dove poté tenere le riunioni di preghiera, la scuola domenicale e il catechismo.

Nel febbraio 1876 fu mandato a Siracusa, dove trovò una situazione in parte diversa, poichè le autorità appoggiavano la comunità, inviando i carabinieri davanti al locale delle riunioni per evitare tafferugli. Partecipavano persone istruite, nobili, studenti, maestri, e diversi militari di stanza nella città, cui si aggiunsero in un secondo tempo persone del popolo.

Nel 1876 Fasulo entrò in conflitto con il Comitato di evangelizzazione: la mancanza di fiducia nei suoi confronti, la negazione della consacrazione a pastore, il biasimo per le continue richieste di denaro, fecero maturare in lui la decisione di dimettersi. Chiesto un congedo di quindici giorni, si recò a Napoli, dove nel mese di settembre prese servizio nella Chiesa aperta dalla Missione battista  americana.

Tra la fine del 1876 e l’inizio del 1877 morì la moglie, la quale, malata di tisi, non aveva potuto seguire cure adeguate a causa delle ristrettezze economiche, lasciandolo con sei figli di età compresa fra i due e i diciassette anni.

Dopo circa un decennio di attività in campo valdese, nei decenni successivi lavorò come pastore per le Chiese battiste di Roma (via Urbana ai Monti, occupandosi anche della piccola comunità di Orbetello), di Civitavecchia, di Carpi (Modena), di Napoli (curando anche la zona a sud del Vesuvio, Boscoreale e Boscotrecase), di Noto e del siracusano, di Palermo, dovendo spesso affrontare minacce e violenze di vario genere (incendi, lanci di pietre, minacce di morte).

Durante questo periodo si dedicò anche all’attività editoriale, pubblicando alcune opere di narrativa edificante e storica e un trattato sull’educazione primaria e occupandosi del mensile battista «Il Testimonio» (organo dell’Unione Cristiana Apostolica Battista, nato nel 1884, edito a Napoli e poi a Roma dal 1890, pubblicato per oltre un secolo), che diresse insieme a Nicola Nardi-Greco, Enrico Paschetto e Nicola Papengouth, collaborandovi almeno fino alla fine del secolo; in seguito ne fu direttore anche il figlio Aristarco.

Si dedicò anche alla pittura: nella chiesa battista di Napoli è presente un suo quadro del 1905, che raffigura una scena biblica di battesimo da parte di Giovanni Battista; vi sono forse rappresentati alcuni membri della comunità del tempo, tra cui il figlio, Aristarco. Sullo sfondo è presente una montagna che ricorda il Vesuvio, richiamando quindi l’attualità della missione evangelica. Tra la folla, si nota un po’ defilata una figura dal volto sfocato: si tratta di una precisa scelta dell’autore, che rifacendosi al testo biblico volle rappresentare in questo modo Gesù prima del suo riconoscimento da parte di Giovanni Battista.

Fasulo morì a Catania il 22 febbraio 1928.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 73, Fasulo Gaetano.

Pubblicazioni principali

G. Fasulo, Emmelina, ovvero un mostro ed un sant'uomo. Romanzo storico, Roma, Tipografia popolare, 1883.spazio
G. Fasulo, Sul battesimo cristiano, Napoli, Tipografia Lanciano, 1891.spazio
G. Fasulo, Tre cani intorno a un osso. Romanzo d'attualità, Napoli, Stab. tip. F. Raimondi, 1896 (ripubblicato nel 1899 con il titolo Paolina, ossia tre cani intorno a un osso).spazio
G. Fasulo, La vera vita di S. Corrado Gonfalonieri di Piacenza, presa dalla maggior parte dei suoi leggendisti, che scrissero le loro leggende dal decimosettimo al decimonono secolo, Floridia, Tipografia S. Cagliola, 1909.spazio
G. Fasulo, L'ideale educativo della scuola primaria, Catania, Tipografia Salesiana, 1911.

Bibliografia

G. Fasulo, Gaetano Fasulo, «La Luce», n. 10, 7 marzo 1928.spazio
«Il Testimonio», n. 3, marzo 1928, pp. 94-98.spazio
V. Vinay, Storia dei Valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico (1848-1978), Torino, Claudiana, 1980.spazio
D. Maselli, Storia dei battisti italiani (1873-1923), Torino, Claudiana, 2003.spazio
G. Spini, Italia di Mussolini e protestanti, Torino, Claudiana, 2007.

Immagini

  • A cura di Sara Tourn
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