Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Cirillo Barana

Cirillo Barana (1868 – ?) sacerdote, divenuto protestante fu colportore evangelista valdese e in seguito pastore della Chiesa presbiteriana negli Stati Uniti.

Biografia

Nato a Soave (Verona), era figlio di Pierino e Maria, coppia di umili origini. Completati gli studi teologici e ricevuta l'ordinazione, venne inviato in qualità di parroco a Secchetta, una frazione del comune di Revere (Mantova). Grazie all'incontro con il pastore valdese Benvenuto Celli, nel 1895 maturò la decisione di abbandonare il sacerdozio per convertirsi al protestantesimo. In quegli stessi anni sposò Percilla Borrini, con la quale ebbe due figli.

Entrato in contatto con Matteo Prochet, all'epoca presidente del Comitato di Evangelizzazione, nel 1896 venne inviato in qualità di colportore evangelista a Guastalla (Reggio Emilia), dove si si occupò della locale comunità evangelica, collaborando a più riprese con il pastore di Mantova Emilio Longo.

Ardente evangelista, nel corso della sua permanenza in Emilia Romagna estese la sua opera a Santa Vittoria (frazione del comune di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia), Luzzara e Suzzara, visitando inoltre periodicamente diversi paesi nelle province di Modena e Parma.

Dotato di una profonda vis polemica, tenne una lunga serie di conferenze a carattere teologico insieme al pastore Damiano Borgia. Pur continuando ad occuparsi della comunità di Guastalla, a partire dal 1897 iniziò a visitare regolarmente Codisotto (frazione del comune di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia), località in cui affittò un piccolo locale di culto inaugurato ufficialmente l'11 aprile del 1898 alla presenza del pastore Paolo Longo, all'epoca capo del Distretto ecclesiastico. Oltre ad occuparsi delle funzioni religiose, si dedicò insieme alla moglie alla creazione di una Scuola domenicale e di una piccola Scuola valdese.

A partire dal 1901 si trasferì definitivamente a Codisotto, iniziando allo stesso tempo a collaborare con il pastore di Verona Giovanni Romano. Provato dai continui spostamenti, nel maggio del 1902 venne operato d'urgenza per un grave problema alla gola, venendo temporaneamente sostituito dal pastore Giulio Bonnet.

Ristabilitosi nel settembre di quello stesso anno, venne trasferito a Spilimbergo (Pordenone) dove, grazie all'aiuto di Enrico Davide Rivoire, iniziò ad occuparsi di una vasta diaspora, visitando ogni quindici giorni le piccole comunità evangeliche presenti a Andreis, Poffabro, Tramonti di Sopra, Fanna, San Daniele del Friuli, Valvasone, Casarsa, Portogruaro e Sacile. Accusato di turbativa religiosa e vilipendio, venne arrestato nel giugno del 1903. Rilasciato dopo pochi giorni, decise di abbandonare Spilinbergo. Nel settembre di quello stesso anno si trasferì a Conegliano (Treviso), località in cui continuò la sua opera di evangelizzazione. Invitato a comparire di fronte ai giudici per rispondere alle accuse, venne assolto con formula piena nel gennaio del 1904.

A causa di forti contrasti sorti con il pastore Bartolomeo Revel, all'epoca capo del distretto ecclesiastico settentrionale, venne licenziato nel gennaio del 1905. Trasferitosi in un primo momento a Revere, nel novembre di quello stesso anno emigrò con la famiglia negli Stati Uniti. Entrato in contatto con la Chiesa presbiteriana, nel gennaio del 1906 venne inviato a Wilmington (Delaware), dove si dedicò alla locale comunità di lingua italiana, curando insieme alla moglie una scuola diurna e una notturna che in poco tempo ottennero un notevole successo.

Nel maggio del 1909 venne trasferito a Birmingham (Alabama), dove venne posto a capo della neonata Italian Mission. Durante la sua permanenza in quella località si occupò di raccogliere fondi per la creazione di un piccolo locale di culto e di una scuola, inaugurata nel 1910. Successivamente venne inviato prima a Philadelphia e poi, a partire dal 1914, a Glenside (Pennsylvania), località in cui lavorò come evangelista per la Carmel Italian Mission.

A causa di gravi problemi di salute nel 1916 decise di fare ritorno in Italia, dove rimase fino alla morte. Dopo aver abbandonato la moglie e i figli si trasferì a Mantova, ottenendo allo stesso tempo il permesso di rientrare nel novero del clero cattolico.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 254, Barana Cirillo.

Bibliografia

Minutes of the General Assembly of the Presbyterian Church in the Confederate States of America, Augusta (Georgia), Steam Power Press Chronicle & Sentinel, anni 1909, 1910, 1911, 1914, 1916.spazio
Presbyterian Churches in Alabama (1811-1936), a cura di J. W. Marshall e K. J. Foreman, vol. I, Montreat (North Carolina), Cooling Spring Press, 1985.spazio
L. Santini, Il missionario valdese nella bassa mantovana negli anni 1882-1914, in «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 169, dicembre 1991, pp. 67-70.spazio
M. Fincardi, Emigrazione e non conformismo religioso, in «Postumia. I mantovani al Nuovo Mondo. Studi e Memorie», a cura di R. Rabboni, n. 20/3, 2009, pp. 67-93. 

  • A cura di Luca Pilone
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