Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Guglielmo Del Pesco

Guglielmo Del Pesco (24 gennaio 1889 – 3 maggio 1951), pastore valdese e moderatore della Tavola Valdese, fondatore della chiesa valdese di Trieste, fu cappellano militare dei prigionieri austro-ungarici durante la Prima guerra mondiale.

Biografia

Figlio di Gaetano e Vincenza Di Fiore, artigiani, nacque a Borrello (Chieti), dove un emigrato in America, tornato convertito, aveva fondato nel 1897 un piccolo nucleo evangelico.

Avviato dai genitori agli studi per entrare in convento, appena tredicenne rimase profondamente colpito da un sermone pronunciato da un evangelista della Chiesa Valdese che si trovava nella zona.

Malgrado l’ostilità della famiglia e dell’ambiente del seminario, si convertì al protestantesimo per poi trasferirsi in seguito nelle Valli valdesi.

Deciso a proseguire gli studi alla Scuola Normale di Torre Pellice per diventare maestro evangelista, venne convinto da Matteo Prochet, all'epoca presidente del Comitato di Evangelizzazione, a frequentare il Collegio valdese, anche grazie a una borsa di studio messagli a disposizione dalla Tavola valdese.

Proprio al Collegio conobbe colei che sarebbe diventata sua moglie e fedele collaboratrice, Jeanne Maggiore, figlia del preside dell’istituto e professore di Scienze Giovanni Maggiore, con la quale ebbe tre figli, Giovanni (nato il 28 luglio del 1916), Paolo (nato il 19 luglio del 1919) e Piero (nato il 24 giugno del 1922).

In seguito si trasferì a Firenze, dove si iscrisse alla Facoltà valdese di Teologia (1908-1911). Nell'ottobre del 1911 si trasferì a Berlino per perfezionare gli studi teologici. Durante la sua permanenza in quella città, approfondì lo studio della lingua tedesca, che gli sarebbe stata di grande utilità durante la Prima guerra mondiale, entrando allo stesso tempo in contatto con uno degli antesignani del movimento ecumenico, Nathan Soederblom, che lo influenzò profondamente.

Alla fine della Prima guerra mondiale, Del Pesco entrò infatti nella «Federazione studenti per la Cultura religiosa», una delle prime associazioni che introdusse in Italia le idee ecumeniche, stringendo forti rapporti di amicizia con Giovanni Luzzi, Walter Lowrie e Ugo Janni, di cui divenne ben presto collaboratore.

Durante il suo periodo a Berlino, compì inoltre anche alcuni viaggi in Svezia, che contribuirono al consolidamento di importanti legami internazionali, ad esempio con l’arcivescovo luterano di Uppsala.

Consacrato pastore nel 1914, svolse un periodo di prova a Torino come secondo pastore, per poi occuparsi della comunità di Roma (1915-1916), località in cui divenne coadiutore del pastore Giovanni Rostagno.

All’inizio del 1917 fu nominato cappellano militare con il compito di occuparsi della cura spirituale dei prigionieri austro-ungarici di fede protestante. Bisognoso di un aiuto, venne ben presto coadiuvato dal pastore Arnaldo Comba.

Nel 1919 venne incaricato di costituire una comunità valdese nella città di Trieste, dove si trovavano già diversi evangelici, soprattutto svizzeri. Questi ultimi erano riuniti nella Comunità elvetica, che mise a disposizione della neonata comunità valdese la Basilica di San Silvestro, un'antica chiesa di origine trecentesca. L'edificio venne in seguito restaurato, sotto la direzione di Del Pesco, e riconosciuto come monumento nazionale.

Alla morte del pastore della Comunità elvetica, Del Pesco iniziò ad occuparsi anche di quel gruppo, e da quel momento in avanti le due chiese ebbero una vita spirituale comune, pur senza fondersi e mantenendo distinte le amministrazioni e i Consigli di chiesa.

Durante gli anni della Seconda guerra mondiale, rimase stabilmente alla guida della sua comunità, che accolse al suo interno diversi antifascisti e che alla fine delle ostilità acquisì nuovi membri, soprattutto tra i profughi provenienti da Fiume, Pola e Abbazia.

Nel 1948 venne nominato moderatore della Tavola valdese, di cui era già stato membro tra il 1935 e il 1936. Trasferitosi a Roma, si occupò anche della Facoltà di Teologia come membro del Consiglio per i tre anni seguenti.

Colto da un infarto durante la celebrazione del culto di chiusura del «Congresso della Gioventù», morì improvvisamente a Milano il 3 maggio del 1951. Le sue spoglie furono trasferite in seguito al cimitero di Torre Pellice.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 307, Del Pesco Guglielmo.spazio
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie XIV, Sottoserie Cappellani Militari, cartella 5, Fascicoli cappellani militari (1912-1946).

Pubblicazioni principali

G. Del Pesco, U. Janni, 30 luglio 1938. Discorso commemorativo pronunciato dal Pastore Guglielmo Del Pesco nel Tempio Valdese di Sanremo la Domenica 4 agosto 1940 - XVIII in occasione dello scoprimento di due lapidi in memoriam, Sanremo, Comunità valdese di Sanremo - Officina S.A. Giacomo Gandolfi, 1940.

Bibliografia

E. Ayassot, Guglielmo Del Pesco, «L’Eco delle Valli Valdesi», n. 10, 11 maggio 1951.spazio
G. Miegge, L’uomo ecumenico e il Moderatore, in «La Luce», n. 10, 18 maggio 1951.spazio
G. M. Girardet, Il Pastore di Trieste, in «La Luce», n. 10, 18 maggio 1951.spazio
V. Vinay, Guglielmo Del Pesco e la Facoltà Valdese di Teologia, in «La Luce», n. 10, 18 maggio 1951.spazio
Necrologio in «Unione e forza, organo delle comunità evangeliche unite elvetica e valdese», n. 2, 15 giugno 1951.spazio
V. Vinay, Storia dei Valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico, Torino, Claudiana, 1980.spazio
G. Rochat, I cappellani valdesi, monografie edite in occasione del XVII febbraio, Torino, Claudiana, 1996.spazio
G. Rochat, Note sui cappellani evangelici 1911-1945, in La spada e la croce. I cappellani italiani nelle due guerre mondiali. Atti del XXXIV Convegno di studi sulla Riforma e i movimenti religiosi in Italia (Torre Pellice, 28-30 agosto 1994), a cura di G. Rochat, «Bollettino della Società di Studi valdesi», n. 176, dicembre 1995,  pp. 151-162.spazio
E. Fiume, Guglielmo Del Pesco. Pastore di Trieste italiana, in Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell’Italia unita, a cura di D. Bognandi e M. Cignoni, Torino, Claudiana, 2011, pp. 143-144.

Immagini

  • A cura di Sara Tourn
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