Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Pietro Arbanasich

Pietro Arbanasich (1841 – 1905), patriota, garibaldino, evangelista della Chiesa Cristiana Libera e poi ministro battista.

Biografia

Nato a Trieste, si diplomò come maestro e a neppure vent'anni nel 1860 si arruolò a Milano nel 1° reggimento dei granatieri. Pare che per anticlericalismo e per essere esonerato dall'ascolto della messa si dichiarasse calvinista. Trasferito a Pisa, cominciò a frequentare la locale chiesa evangelica, e in quel contesto maturò la sua conversione al protestantesimo. Il suo patriottismo lo portò comunque ad arruolarsi tra le fila dei garibaldini, combattendo prima, nel 1866, alla Bezzecca e l'anno successivo a Mentana, dove fu ferito.

Legatosi agli ambienti della Chiesa libera decise di appronfodire la sua fede iscrivendosi al collegio teologico di Milano, divenendo dunque colportore ed evangelista. Inviato da Alessandro Gavazzi a curare la comunità di Pietra Ligure a partire dal 1872, attraversò i primi anni della crisi non solo economica che aveva coinvolto la Chiesa libera. In quel frangente molti evangelisti abbandonarono verso più sicuri lidi la periclitante navicella dell'ex barnabita, in piena ricerca di una qualche identità una volta compiuta la presa di Roma oltre che di nuove e più fresche sostanze. Era al contempo in rapida ascesa la plurale Missione Battista: l'Arbanasich resistette fino al 1876, quando decise di passare alla missione di George Boardman Taylor.

Impegnato nel lavoro dell'opera battista a Roma fino ai primi anni ottanta, nel 1885 fu inviato a Cagliari per affiancare e sostituire il pastore Angelo Cossu, fondatore del battismo sardo. Coniugatosi con la maestra Giuseppina Lippi, evangelica che aveva conosciuto a Firenze e che a sua volta aveva già lavorato in alcune scuolette protestanti nel nord della Sardegna, Arbanasich si impegnò in una intensa attività di predicatore e maestro, combattendo pure contro l'analfabetismo.

Legatosi ai circoli repubblicani e democratici, giunse a scrivere al premier inglese William Gladstone assicurandogli le preghiere della comunità battista cagliaritana (e alla lettera il Primo Ministro puntualmente rispose con ringraziamenti). Negli anni del suo ministero, girò per tutta la Sardegna meridionale, annunciando la sua fede e incontrando spesso anche resistenze, e talvolta scampando a sassaiole. Uomo di non modesta cultura, sotto lo pseudonimo di Fra' Piero scrisse alcuni trattati di polemica. Si segnalano anche i suoi interessi scientifici, confluiti nel volume La enumerazione dei molluschi della Sardegna.

Nel 1903 fu chiamato alla guida della chiesa di lungarno Guicciardini a Firenze, dove morì nel 1905.

Fonti archivistiche

Archivio della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Corrispondenza, Sottoserie Lettere Personali, cartella 51, Arbanasich Pietro.

Pubblicazioni principali

P. Arbanasich, Dio e patria: storia di Felice dei buoni, dalle memorie di un emigrangte triestino, Firenze, Claudiana, 1890.spazio
P. Arbanasich, La enumerazione dei molluschi della Sardegna, Modena, Soliani, 1895.spazio
P. Arbanasich, Perché ho detto addio al papa, Firenze, Claudiana,1904.spazio
P. Arbanasich (Fra Piero), Adelina di Sant'Arega, Firenze, Claudiana, 1905. 

Bibliografia

S. Fera, Pietro Arbanasich, in «Il Piccolo Messaggere», n.1, gennaio 1906.spazio
Pierre Arbanasich
, in «l’Écho des Vallées», n. 8, 23 febbraio 1906.spazio
G. Spini, L'Evangelo e il berretto frigio. Storia della Chiesa Cristiana Libera in Italia (1870-1904), Torino, Claudiana, 1971.spazio
D.Maselli, Storia dei battisti italiani: 1873-1923, Torino, Claudiana, 2003.spazio
M. Pani, Pietro Arbanasich. Un garibaldino pastore a Cagliari, in Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell'Italia unita, a cura di D. Bognandi e M. Cignoni, Torino, Claudiana, 2011, pp. 94-95.

  • A cura di Simone Maghenzani
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