Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Giovanni Davide Turino

Giovanni Davide (Jean David) Turino (Turin) (19 giugno 1824 – 19 febbraio 1909), pastore valdese a Costantinopoli, Nizza, Milano, Genova.

Biografia

Nato a San Giovanni (ora Luserna San Giovanni) era figlio di Mathieu e di Madelaine Marguerite Gay, e dopo i primi studi al Collegio valdese di Torre Pellice seguì i corsi di teologia e di filosofia a Losanna presso la Facoltà dell'Église évangélique Libre del Cantone di Vaud, dove ebbe come maestro Alexandre Vinet.

Dopo la consacrazione pastorale, avvenuta a San Giovanni il 19 dicembre 1850 fu inviato allo scopo di perfezionare il suo italiano a Firenze e Livorno, dove colse l'occasione della sua permanenza per organizzare clandestinamente predicazioni evangeliche, all'epoca proibite nel Granducato, arrivando a cambiare spesso domicilio per eludere la polizia.

Nel gennaio 1852 fu inviato, con l'aiuto economico della Chiesa Libera di Scozia e l'interessamento del pastore Robert W. Stewart, a Costantinopoli, dove dapprima organizzò culti per la piccola comunità francese e contemporaneamenteintraprese un'opera di evangelizzazione presso gli italiani, sia operai e artigiani, sia esuli politici ed ex garibaldini, residenti in quella città; l'eco della sua attività giunse in Italia attraverso varie relazioni da lui scritte in quegli anni in cui segnalò le iniziali difficoltà presso i compatrioti, ma anche il successo che incontrò l'istituzione di una scuola elementare evangelica, che dal 1854 contava una media di trenta alunni. La Società Biblica britannica e forestiera inviò negli stessi anni il colportore Costabel come collaboratore per la distribuzione di libri sacri e trattati evangelici.

Nel 1855 fu chiamato a predicare nella cappella della legazione dei Paesi Bassi, e dal maggio dello stesso anno, con l'arrivo a Costantinopoli delle truppe piemontesi inviate in occasione della guerra di Crimea, si assunse il compito di cercare e visitare negli ospedali militari i feriti protestanti.

L'anno successivo, per ricuperare la salute minata da febbri malariche che lo portarono quasi in fin di vita, fu destinato alla chiesa valdese di Nizza, dove sposò Ellen Coxen, un'inglese nata a Rotterdam, con la quale ebbe la figlia Dora.

Nel 1857 fu eletto pastore di Massello, restandovi fino al 1860, quando venne trasferito a Prarostino, sede che lasciò nell'agosto 1861 per cominciare il lungo e intenso periodo di pastore evangelista a Milano fino al 1884; da Milano, aiutato da alcuni colportori, un maestro evangelista e una lettrice biblica, Giuseppina Pusterla, si spinse subito verso Bergamo, Brescia e poi nel Comasco (nell'anno 1862-1863) dove costituì la piccola chiesa di San Fedele d'Intelvi, e a Pavia .

Dopo l'arrivo in Lombardia italianizzò il suo nome in Giovanni Davide Turino per accentuare il carattere nazionale della Chiesa Valdese di cui era rappresentante, e iniziò a configurare la sua missione di evangelista istituendo due culti domenicali presso la sala di via Ambrosiana, frequentati complessivamente da un centinaio di uditori, e varie riunioni settimanali di carattere più informale; nel 1863 aprì una scuola elementare con venti bambini e una scuola serale per adulti e negli anni successivi il modesto rifugio per malati protestanti istituito da Turino in poche stanze trovò una sede definitiva con la costituzione di un “Asilo evangelico per ammalati”, aperto a italiani e stranieri.

Nel 1867 si recò nel Veneto (soprattutto a Venezia e a Verona), e poi a Mantova, San Bartolomeo in Galdo e Guastalla, e prestò la sua opera per l'assistenza ai militari feriti nella battaglia di Bezzecca.

Nel 1871 fu incaricato di visitare Ancona, l’anno successivo di recarsi a Reggio Emilia e di controllare la situazione di Verona. Nel 1873 visitò semestralmente Vercelli e Casale, lavorando con tale intensità che nel 1875 arrivò a predicare sette volte a settimana, mentre riuscì ad aprire a Milano un secondo locale di culto nel quartiere popolare di Porta Garibaldi.

Nel 1877 dovette provvedere insieme al suo coadiutore Paolo Longo anche ai culti domenicali a Como, e nel 1880-1881 si spinse a evangelizzare Valenza e Vigevano. L'anno 1881 vide l'inaugurazione solenne di un nuovo tempio a Milano, costruito acquistando le rovine della chiesa medievale di San Giovanni in Conca, di cui fu conservata la facciata.

Dopo il lungo servizio in Lombardia, Turino fu nominato pastore a Genova dal 1885 al 1895 e infine a Sampierdarena (che già curava da Genova) dal 1895 al 1909.

Inoltre fu delegato in varie occasioni per rappresentare la Chiesa Valdese in congressi ecclesiastici all'estero: in Gran Bretagna con Giovanni Pietro Revel nel 1867 e 1868, in Scozia nel 1873, in Inghilterra insieme a Giovanni Pietro Pons nel 1878; dal 1876 al 1880 soggiornò a più riprese negli Stati Uniti per raccogliere denaro in favore delle opere dell'evangelizzazione, in particolare per l'acquisto della Chiesa di San Giovanni in Conca a Milano (nel 1881).

Fu membro del Comitato di Evangelizzazione negli anni 1871-1873 e dal 1880 al 1885. Fu a lungo collaboratore de L'Écho des Vallées.

Emeritato nel 1899, morì a Genova il 19 febbraio 1909.

Fonti archivistiche

Archivio Tavola Valdese (ATV), Serie IX, cartella 18, Turino Giovanni Davide.

Pubblicazioni principali

G. D. Turino, I membri della Chiesa Evangelica Italiana in Venezia ai parrocchiani dei SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Grimaldo, 1867.

Bibliografia

M. Falchi, Giovanni Davide Turino, in «L'Écho des Vallés», n. 9, 26 febbraio 1909.spazio
Giovanni D. Turino, in «La Luce», n. 9, 27 febbraio 1909.spazio
G. D. Turino, in «La Luce», n. 10, 6 marzo 1909.spazio
Riassunto storico della evangelizzazione valdese durante i primi cinquant'anni di libertà (1848-1898), Pinerolo, Tipografia Chiantore-Mascarelli, 1899.spazio
R. Venturi, I valdesi a Milano dall'Unità alla Prima guerra mondiale, Tesi di laurea, Università degli studi di Milano, A.A., 1973-1974.spazio
G. Spini, Risorgimento e protestanti, Torino, Claudiana, 19983 (I ed. 1956).

Immagini

  • A cura di Gabriella Ballesio
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