Francesco Sciarelli

Biografia

Nacque a Chieti da Gaetano e Vincenza Trovatelli; si formò presso le scuole cattoliche e studiò al Real Collegio della sua città natale. Nell’agosto del 1853 entrò nell'ordine dei Frati Minori Conventuali di San Francesco e l’anno successivo prese i voti. In seguito fu inviato al convento di Collemaggio dell’Aquila a studiare filosofia e teologia e nel 1860 fu ordinato sacerdote.

A quegli anni risale la nascita del suo spirito patriottico; alla notizia dell’entrata in Napoli da parte di Garibaldi, lasciò il convento e raggiunse la città partenopea, dove abbandonò l’abito talare per vestire la camicia rossa, unendosi alle fila dei rivoluzionari. Intanto a Napoli aveva avuto occasione di sentire le prediche del barnabita Alessandro Gavazzi, il quale sarebbe poi diventato uno degli esponenti di spicco della Chiesa Cristiana Libera italiana.

Dopo lo scioglimento dei Corpi garibaldini, fallita la sua intenzione di arruolarsi nell’esercito, tornò a Chieti presso la sua comunità, fino al 1861 anno della confisca del suo convento. In quel periodo si dedicò allo studio della Bibbia e fu fondamentale l’incontro con Lorenzo e Serafino Beruatto padre e figlio, i quali attraverso la loro missione di colportori avevano animato un piccolo gruppo di evangelici. In seguito alle molestie inflitte ai Beruatto, Sciarelli scrisse su un giornale locale «Il Gladiatore» un articolo dal titolo accusatorio nei confronti dei preti e della Chiesa Cattolica, che gli valse nel 1863 l’accusa di oltraggio alla religione cattolica. Fu così che maturò la sua decisione di lasciare il cattolicesimo e di divenire predicatore evangelico offrendo la sua disponibilità al pastore metodista Henry J. Piggott che lo chiamò a Milano.

Nel novembre del 1863 fu consacrato pastore della Missione Metodista Wesleyana e divenne ben presto personaggio di spicco della sua chiesa. Nel 1863 fu a Parma, a Napoli fra il 1864 e il 1871, infine a Roma. Fu, insieme ad Alessandro Gavazzi e Ludovico Conti fra i promotori del “Collegio misto di arti diverse tra gli evangelici in Roma”, istituito allo scopo di diffondere il messaggio evangelico presso le classi operaie. Sciarelli apparteneva infatti al gruppo di quegli evangelici che provenivano dalla sinistra garibaldina e democratica ed era convinto che il movimento evangelico e quello operaio dovessero procedere insieme.

Nel 1884 partecipò per la componente wesleyana all’Assemblea Promotrice di Unione o di Cooperazione tra le Chiese Evangeliche d’Italia tenutasi a Firenze; sempre attento alle questioni politiche e sociali fu fra i sostenitori dell’osservanza del giorno del riposo per i lavoratori.

Fonti archivistiche

Archivio della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Corrispondenza, Sottoserie Lettere Personali, cartella 142, Sciarelli Francesco.
Archivio della Facoltà Valdese di Teologia, Fondi Storici (in ATV), Carte Francesco Sciarelli.

Pubblicazioni principali

F. Sciarelli, Da frate a garibaldino e da sacerdote cattolico a ministro evangelico. Memorie autobiografiche, Napoli, Tipografia La Meridionale, 1889.
F. Sciarelli, Notizie e atti di una disputa tra sacerdoti cattolici e ministri evangelici intorno al pontificato ed al martirio dell'apostolo Pietro in Roma, Roma, A. Chiera, 1881.
F. Sciarelli, Il giorno del riposo, Firenze, Claudiana, 1888.
F. Sciarelli,I miei ricordi, 1837-1899, Salerno, Stab. Tip. Fratelli Jovane, 1900.

Bibliografia

G. Manocchi, Francesco Sciarelli, in «L'Evangelista», n. 40, 6 ottobre 1904.
Necrologio, in «L'Italia Evangelica», n. 42, 15 ottobre 1904.
G. Spini, Risorgimento e Protestanti, Torino, Claudiana, 19983 (Ied 1956).
F. Chiarini, Storia delle chiese metodiste in Italia (1859-1915), Torino, Claudiana, 1999.
G. Spini, Italia liberale e protestanti, Torino, Claudiana, 2002, p. 179.

Immagini

• Francesco Sciarelli con la moglie - Archivio Fotografico Valdese, Fondo Chiese Metodiste
• Gruppo di pastori, Francesco Sciarelli seconda fila, secondo da sinistra - Archivio Fotografico Valdese, Fondo Chiese Metodiste

• A cura di Sara Rivoira

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