Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Louis Auguste Jalla

Louis (Pierre) Auguste Jalla (28 novembre 1809 – 25 dicembre 1883) pastore valdese.

Biografia

Nato a Torre Pellice, era figlio del pastore Jean Jacques Daniel, all’epoca rettore della Scuola Latina, e di Marie Anne Mathilde Brez, e penultimo di sette figli. Nel 1813, all'età di quattro anni, rimasto orfano di madre, trascorse l’infanzia nel villaggio di Maniglia, nell’alta Val Germanasca, di cui il padre aveva accettato la cura pastorale, ma tornò presto a Torre Pellice per frequentare la Scuola Latina, prima degli studi secondari all’Académie di Losanna, dove era a pensione dallo storico di origine valdese Antoine Monastier con altri condiscepoli, e di quelli teologici nelle Facoltà di Strasburgo e Montauban (1831-1832), dove fu consacrato al ministero pastorale nel 1833. Rientrato alle Valli valdesi fu destinato alla chiesa di Massello allora vacante, dove rimase quattro anni.

Il 27 luglio 1837 sposò a Torino Adèle, figlia di Samuel Biolley, uno svizzero originario di Neuchâtel, ricco proprietario di una fonderia nella capitale piemontese.

Il 15 luglio 1837 Louis, subentrando al padre, fu nominato pastore della parrocchia di Maniglia, dove nacquero i figli Giulio Jalla nel 1838 e Adèle nel 1840, che furono allevati, dopo la morte della madre Adèle, avvenuta il 23 luglio 1841 quando aveva ventiquattro anni, dalla zia paterna Betsy.

Durante gli anni del suo ministero a Maniglia riuscì a raccogliere il denaro per la ricostruzione del tempio, crollato nel 1838 sotto il peso della neve, intraprendendo un viaggio di raccolta di fondi nel Cantone di Neuchâtel: il nuovo edificio fu inaugurato nel settembre del 1841.

Louis, dopo sette anni di vedovanza, si risposò a Torino il 7 luglio 1848 con la cognata Aline Biolley (1824-1895), con la quale ebbe altri dieci figli: Augustine (1850-1850), Emile (1851-1852), Léon (1853-1857), Odoardo Jalla (1856-1938), pastore e direttore dell'editrice Claudiana, Léon (1858-1862), Emile (1862-1862), Luigi Jalla (1860-1942) e Adolfo Jalla (1864-1946), pastori e missionari in Africa, Teofilo (1866-1931), agronomo e infine Giovanni Jalla (1868-1935), storico e insegnante.

Seguendo la tradizione paterna, ospitò sovente i viaggiatori inglesi di passaggio nelle Valli valdesi, che descrissero nei loro resoconti la vita familiare e l’opera pastorale di Jalla. Nel 1849 fu nominato pastore a Villasecca, succedendo ad Alexandre Rostaing. e vi rimase fino all’emeritazione avvenuta nel 1872. Si trattava di una parrocchia molto vasta, comprendente i villaggi di Traverse, San Martino e Bovile, il popoloso vallone di Riclaretto, il vallone di Faetto e le borgate dei due versanti della valle in alto fino ai confini di Fenestrelle e verso la pianura fino a Pomaretto; inoltre il pastore aveva la cura di alcune famiglie valdesi abitanti nel paese cattolico di Perrero.

Ottenuta la pensione, Louis si trasferì con la famiglia nella casa Jalla posta nel centro di Torre Pellice, che aveva fatto restaurare e ingrandire negli anni precedenti. Nel 1876, in seguito a una caduta avvenuta durante una visita ai suoi antichi parrocchiani in Val Germanasca, perse quasi completamente l'uso delle gambe. Colpito da paralisi, morì a Torre Pellice il giorno di Natale del 1883.

 

Fonti archivistiche

Archivio della Società di Studi Valdesi (in ATV), Fondo Carte Famiglia Jalla.

Bibliografia

J. P. P., M. Louis Jalla pasteur émérite, in «Le Témoin», n. 1, 4 gennaio 1884.

Immagini

  • A cura di Gabriella Ballesio
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